DISCOLORARE. V. a. Torre, Scemare, Levar via il colore. Della lingua scritta. E in Zen. — Petr. son. 36. (C) Ma voi, che mai pieta non discolora..., Mi vedete straziare a mille morti. E 243. Discolorato bai, Morte, il piu bel viso, Che mai si vide. Vinc. Mari. Rim. ILE che discolora il bianco Di dolce m arde e discolora. 2. E fig. Dant. Purg. 11. (C) La vostra nominanza e color d discolorate colle bugie le opinioni discolora, Per Petr. son. 221. (C) Amor quei della terra acerba. Cose. S. Bern. 62. Io ho erba, Che viene e va; che altri avevano delle buone N. pass. Perdere il colore. Screziare, e sim. affina Quella virtu per cui (Mt.) Sotto ha un destrier lieto onora Lei rare e sparse e non si che ben tinte rose... 4. persone. 3. Per Variare, cui ell esce la e m assale, ond io mi discoloro. [Val.] Dant. Sonett. Etrur. 1. 276. Pur trovo la minera, in cui s Bracciol. Cr. Racq. 16. 39. mi discoloro.