CAMOSCIO, S. m. (Zool.) // maschio della capra selvatica che. (Ar. Mes.) Pelle del suddetto Capra siilualica. Ted ant. Gamz, mod. Gemse. Mori/, 14. 80. (C) Gattomammon, bertuccia e babbuino, Mulo, camoscio, moscado [Garg.] T. lini. Sorte di xi. 242. La pelle del camoscio, che camoscio , e ottima a si chiama Camoscia. Lat. Camus, animale, alla quale si e data una parlicolar concia, che si rende morbida e trattabile Cr. (C) La coscienza ell quel, ch e piu, resiste vien per tutti i versi. [Val.] Uianchin. Sat. Soldan. 91. Il camoscio e una pelle del maschio della capra selvatica, o che e nat. esp. 89. (C) Fu pelle, che la rende morbida. Cecch. Esali. per ogni verso. La lor pelle, che pur di detta percio messa in cambio di panno una striscella di camoscio. [Cont.] Spet. Nat. v. 160. = Sagg. conciata alla maniera si chiama e una capra salvatiehissima. 2. far degli abiti, delle calze, e de guanti di gran durata; benche sia sottile, quanto un e come il camoscio: E e taffetta, alla saponata , quantunque volle fa di bisogno lavarla. .". Camoscio si chiamo ancora una specie di concia, per la quale la pelle del camoscio, v della camozza, si rende morbida. Quindi Dare il camoscio o Camosciare vale Dare alla pelle questa specie di concia. (M.) V. C. Moscun.E. 4. e zibetto. [Cont.] Spet. Nat. giallo; e anche una gradazione di scuro.