CATINO. S. m. Aff. all in iscodella, ma in un terra cotta, nel quale Acheronte Anat. 24. Sull orlo le stoviglie; e Catino si dice con le nettature mescolate scola legno, ai rame, di vetro, di Siena, ch e chiamato di cazza il catino imbrattero. Lab. 190. Le quali non aureo lat. Catinus. Vaso di catino, a guisa del porco, cosi bramosamente mangiava, come se pure allora per lungo digiuno se ne fece beffe, dicendo... uscito. Cresc. 5. 51. 5. Del legno del salcio... si fanno assai catini e conche e scodelle. E 9. 101. 5. La cera... fortemente si usava dipingere nel fondo del secchia, ovveramente catino, in che abbia alcuna cosa d acqua, caggia. [Val.] Ant. Pucc. Propr. Mercat. vecch. 4. 4. Quella (piazza) ecc. Pataff. 8. (C) Cit. Tipocosm. 397. Fondere, o Metall. Agr. 335. Il maestro... Un vecchio vestito a negro, che in un catino di Valdin. 1. 98. I venti incenso. Algar. Op. 2. (Anat.) Lo stesso che un bel catino di porcellana e una brocca di acqua. 2. f Un delfino non puo ecc. Pule. Morg. 22. E chi l uccise bee col tuo bicchiere... E come Giuda e teco a un tagliere, E net catin tuo intigne, e tu se cieco. 15. [Val.] E per la Materia contenuta nel catino. Bart. Simb. 404. Avvenne d essergli versato da una finestra in capo un gran catino d acqua. i. Aver le budella in diavolo nel catino, [t.] Prov. che Avere le budella in un paniere; e dicesi di Chi ha eccessiva paura, o teme di essere vicino ad un estremo pericolo. Benv. Celi. anche a Vaso simile di le spade, per l amor di Dio, e non me esalazioni del padule ne fate piu ; che parso avere le budella in un catino. Vale anche Esser ferito a morte. (Fanf.) a. E fig. Le sublimi cose non nel catino vale Arrivar tardi a tavola, e non trovar piu Tose. 308. E meglio aspettar cosi da una brutta figura che si stringa, sicche (il mele) in catino, o piatto dell insalata. Salvili. F. B. 174. (Gh.) Qualcheduno de poggi dice quando alcuno arriva tardi a cena, e che ogni cosa e finita, trovare il mi catino vale lo stesso nulla da mangiare ; detto l arrosto che trovare il diavolo nel catino. [t.] Catino di legno a uso di tenervi in addome. H. (Ar. Mes.) T. 6. [Val.] [Val.] t Per Piatto, Vassojo, contenersi da un catino, Prov. Le grandi cose non possono comprendersi in piccioli spazi, e in prov. Trovare il diavolo possono intendersi dalle piccole menti. Pomp. Vit. Plut. 5. 73. Recipiente o Vaso a guisa scuola e insegnare, fosse della torre della fame che un attaccati quei suoli di larghi non potrebbe. 7. dall altra riva, la qual guisa di catino. Magai. Commen. Dant. 51. (Gh.) Racconta... come si trova V. [t.J Cocch. Raim. Lez. Fig. Luogo concavo a fa orlo al catino dell inferno, chiamata da lui valle dolorosa d abisso. 8. Luogo o Valle bassa a guisa di catino, onde in muscoli e sottili che rinchiudono Montecatini. (Fanf.) Targ. Tozz. G. Viag. 2. 3. 4. 7. (M.) Si che formavano quella vallata o catino. E 5. 282. La valle o catino formato dalle pendici delle montagne di Lucca, [t.] Targ. Rag. vetro teneva un poco d di ponente... portano dentro al catino della Valdinievole le cattive di Bientina. sempre m e [G.M.] Firenze rimane giu in un catino. [Cont.] Fatto ad arte. Lecchi, Can. nav. 28. Lo quali (acque) scendono a Naurouse in un gran catino di dugento tese di lunghezza e di centocinquanta di larghezza rivestito di pietre tagliate. 9. (Archi.) [Val.] // Vacuo di un edificio su cui posi la cupola, e la cupola stessa, che in verita ha forma di un catino rovescio. Algar. Op. 3. 283. Il catino del nicchione della cappella maggiore era fabbricato di assai singolare maniera. [Cont.] Volta a catino. Biring. Pirot. il. 1. Alcuni fanno una stanzetta piccola con una volta a botte ovvero a catino. 10. 51. Abbiamo qui in pronto Pelvi. aver passato il fiume per lo piu si lavano di quest osseo catino che fa il fondo del ventre, sono delfino contenersi da un catin Toscana ve un luogo detto per davanti e dai lati... tutto il vuoto dell molle pesce salato o sim. de gettatori. Pregato... che volesse aprir quivi di catino posto a pie della fornace per ricevere il metallo strutto. (Mt.) [Cont.] 336. Il metallo Vit. 1. 320. chiuda la bocca de la fornace... e cotta che sia la vena, di nuovo l apra,e le nettature calate giu nel catino, e i pani fatti di pietra focaia, con l asta uncinata ne cavi fuori. E Florio, catino. Del Ross. Sveton. 315. (ili.) Leghiamo fuori de la fornace nel catino. 12. (Ar. Mes.) [Gont.] Piccolo Fornello in cui si affinano o fondono i metalli. = Biring. Pirotec. 389. (Gh.) Fassi il catino, conca, o vero affinatojo che li maestri il chiamino, murato con mattoni e con terra a modo d una fucina;... 13. Fondere a catino, dicesi da (iettatori il Fundere i metalli con quella specie di fornello essi catino. Biring. Pirotec. 388. da chiamato (Gh.) 11 fundere a catino ed a cestone e quasi una cosa medesima. [Cont.] Pur il campo, Pare un con legna, o con carbone, o a catino, o a cestone, o a cazze, o a crogiuolo.