ADONESTARE. [T.] V. alt. Far loro adonestano. E Disc. Fr. Cesare onesto o onorevole quel che tale in tutto non e. Segr. Fior. Stor. 2. loro avversari, adonestano questa parere, con una onesta cagione la disonesta deU animo suo. Razs. Vit. Uom. III. 75. (C) vincessero senza pratiche. (Lat. Ambiti!. leggi a lor senno, non per altro che per distruggere i 47. (Man.) Penso di adonestare o Ingegnarsi di far della liberta, la dove ne sono nimicissimi. Mach. Slor. 1. 167. Quelle cose che eglino hanno o con inganno o con violenza usurpate, per celare la bruttezza dell acquisto, quelle tirannide. Quelli che fanno ogni tirannide con chiamarsi amici parere non avrebbe potuto sotto alcun titolo pubblico adonestare la sua sotto falso titolo di guadagno di intenzione e fine loro con insieme e mor. Adonestare principi di esse (parti) l e piu pernizioso, e leti, un pietoso vocabolo adonestano. 2. t Neulr. pass, di pers. che si fa onore di che che sia, oltre al merito. Dav. Tac. Ann. volg. 1. 10. (C) Tiberio s aonesto di proporne quattro (pretori) e non piu ; ma Ivi, 1. 147. Quello che — Adonesto l usurpazione col moderarla.) ZA In senso vedere come i motori e con metafore un soggetto. Farlo parere piu dignitoso o piacente. Cavalcant. B. Retar. 257. (C) (Cic. Exornatio est qua utimur rei honesUnda; caussa. — Honestus valeva anche Bello.) i. t Rendere veramente onesto. Rucell. Cr. Di ni. 2. 11. 238.