o dottrinale, o per richiamarsi tenuto da pieni poteri detti Missi Dominici. i re della grave fatto risguardante la Chiesa. Lett. fam. 309. (C) Mi rallegro dell applauso riportato dal sig. Giovanni nell allocuzione militare al popolo. Gio. Ginoz. Descr. tjiuoco del calcio). Berlin. Risurg. ital. Pref. xxm. (Gli.) Quelle allocuzioni o ragionamenti che simile a quelle che si fan recitare come lor piace (nelle storie), [t.] Dicevano in Francia Allocuzioni le Lettere, per lo non buono e non serio, terza schiatta annunziavano alle provincie atto di capitano o principe uno a piu, nelle quali E per estens. puo dirsi in pubblico seconda e perche iscritto con qualche apparato, segnatam. se diretto a piu. [t.] Per estens. altresi, non a militi, ne d uomini pubblici, Fare un allocuzione, Tenere un discorso che intende essere solenne e grave, a eccitamento o a rimprovero. Ha senso quasi sempre piu anco di discorso fatto in le Allocuzioni date nelle scuole per esercizio retlorico son cose da scuola. [t.] Anche a un solo, nel senso medesimo. Fare un allocuzione. altra (medaglia) un allocuzione ai quelle che il Papa pronunzia nel concistoro dei cardinali per chiarire qualche punto disciplinare ALLOCUZIONE. [T.] S. f. Discorso di a militi o fatta Filic. Allocuzione papale. 3. L il giungere degli inviati con rappresentato nel fare da luogo alto l allocuzione qualche e di qualche importanza. ai Calciatiti (quelli del pomp. fun. 28. (Gh.) Vedovasi in 2. [M.F.| Allocuzioni, segnatam. soldati, a lor capitani o ambasciadori veggono nell antico, [t/| Un allocuzione di Trajano ben conservala (la Medaglia che lo rappresenta in quell atto).