Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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ANCORA

ancora
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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



ANCORA. S. f. (Mar.) [Fin.] Stromento di ferro a due braccia, il quale, gettato in mare, ul cui fondo s apprende colle sue marre, serve poi a trattenere il bastimento, e sufficiente. Cosar. Spieg. Cons. catena che ad esso l unisce. Nell Ancora distinguonsi varie parli come: il Mi ristringessi, siccome per una l occhio, le braccia, le marre, le unghie, la croce, il diamante, le orecchie. = Aff. al Ferro, e Cor, Becco, Rostro. derivante forse da A-yxoXo;, che Salpare. [Val.] Algar. posta in dalle voci celtiche Anc, lat. Ancora, dal gr. "A-pcjpx, Bret. Ancor; ingl. Anclior; fiam. Ankcr; sass. ant. Ancre, frane. Ancre; provenz., spagn., portog., calai. Ancora. {Gh.) Dant. Inf. 16. (C) Siccome torna colui, che va giuso, Talora a solvere S. Greg. Acciocche quando la o altro che nel mare e chiuso. Bocc. Comm. Dant. 3. 284. (Gh.) L ancora e uno marinari diranno che quell esarcia, dall un de marra, simili a fune di ferma ancora, 364. quella che per Fur. 18. 143. (C) Chi fune che il manda giu nel fondo del mare, E 47. Portano Op. Scelt. 3. 8. Fatte En. vi. (A chi non giova l , giltar l ancore. (Virg. Gavitello. Gent.An.65. Un segnale di Puni. Nav. 7. Eupalamo trovo l ancora di doi uncini. e di quello il tira quattro ferri o ancore per dar fondo, doi alla prora porto. Algar. Op. Scell. 3. allo schifo e al focone, uno per banda. Fui. Nav. i. 3. Il vascello Orologio a ancora; e assol. rispetto. guarnito d ogni cosa, cioe stagno, con buone vele, gomene, di voltar la vela, E E sta sempre nel mare, e l ancora, che come non impara mai a nuotare. Volser le prue esperienza.) 2. [Cors. ] Stare senso allegorico ordinariamente e simbolo quando hanno dato fondo. Bari. Pov. Cont. 4. 63. Ricovero all ancora ; Star fermo, qualunque luogo die ioro Scasino avendo dato fondo, si stava quietamente sull ancore. [Cont.] sono pure li due poli mor.) 21. 6. (il/.) Ch i quando ha il mare sbatte tanto sarei vago ancore. 5. Levare, Alzare, Salpare l ancora dicesi anco per Partire, Lasciar galee porta una doppia ancora le galee su. [t.] Car. nuove provvisioni, levammo l ancora il primo di questo mese. [Cam.] Adr. Plut. Op. 1. alla placida riva dell orazione, non possono stare in riva al mare, ma, alzate l ancore, ingolfati cominciano ad affannarsi gridando e vomitando. [Cont.] Pant. Fai. qualche porto. (In senso si sara imbarcata, prima che si levino ferro da cavallo, o ai ancora, e fare l ancora. E 231. Essendo E 171. Poi arganelli per salpare i ferri, cioe le ancore. 4. il ferro, gli attaccano un dove sia Sorgere, o rase d ancore di fare dar Lasciar alcuna nave o navilio Entrando in porto a salvamento deve per della calamita armala: all ancora o a navigare, ammonisca ormeggiare per le fortune e traversie di detto porto. Cons. Mar. 244. Il padrone di nave o navilio, o il ancora come fanno li marinari quivi con le vele animainate... e i strumento di ferro, il quale con la quale loro vanno a surgere quelle ancore, non mediante la gomena o la Mar. 245. Far sorgere o sia gettare ancore. 5. [Val.] Essere nel porto d Atene, e Stare in sotto le rombate, e doi 12. Quantita di legni, forse un centinajo, sono qui all ancora insieme con noi.6. [Cont.JSegnaled ancora. Ancora de prora jacitur.) [Cont.] nocchiero fara sorgere ancore in [Cont.] Dar fonilo all ancora, che per sapere piedi dell armatura di una 243. Padrone di nave che pigliera o fara pigliare segnali, gajatelli, o Gettar l ancora. fondo si cominci Nav. 1.6. che appresso di lui sara ormeggiato, cadere, Affondar l ancora. Fai. fatte orbare. 7. Crisi. Instr. I. A. Se un anello por lo quale di fondo, o per forza straordinaria esercitala su di essa dalla gomena, solca il fondo senza far testa. Pant. Nav. 230. Łe sara terra o sabbia minuta il fondo sara ottimo ; siccome essendo lumacbelle, o concoline, o arena grossa, o pietre, sara pessimo, nel sorta la squadra dove o suoi capitani. quale arerebbe il generale i per non vi essere buon tenitore o per la veemenza del vento arasse lo tiene attaccato ai due poli 8. Ancora di speranza, da rispetto. Dicesi l Ancora maggiore d ogni nave, e che riservasi ne piu gran pericoli. Ar. cattiva qualita si lega alla la partenza di porto sia 9. (Fis.) [Gher.] Ancora della calamita, e nominato da noi Italiani quel pezzo di ferro dolce che si scudo sono il contrassegno tenda. di una calamita arlifiziale a le ancore e alla prima due segnale alta grippia. Cms. trova nello scappamento che ne Nav. 204. Poiche la gente obligo avera orbate quello ancore, s appende il carico della calamita , che la mantiene in (orza, e ne misura la potenza. [Cont.] Non ho fatte l ancore del maggior peso, che io ho veduto poter essere sostenuto. 10. (Blas.) Le ancore si pongono diritte nell arme; ma nel blasonarsi non se ne esprime la positura. Si rappresenta per esse la costanza e fermezza dell animo. Due ancore accollate dietro l ancora, abbassasi prestamente la di grand ammiraglio; ed il generale delle la terra, vale Adunco. Fors anche primitivamente palo dietro lo scudo. (Gh.) 11. Ancora. (Ar. Mes.) [M.F.] Termine de macellari. E un ferro con due o tre raffi uncinali per attaccare le falde della carne. 12. (Ar. Mes.) [Cont.] gettar l ancora in fondo dite braccia terminate in lati ha piu rampiconi, ancora delle navi, il quale si Mar. calamita naturale, i quali porta il nome. [M.F.] Quindi, avanti l ancore apparecchia da Un ancora, come Un Egli e alla condizione delle gittarc S. Greg. volg. 1. 2. fuso, il ceppo, la cigala, quelle presente l ancora della dolcezza, naviganti, surgendo tempesta, [t.] Avere, Serbarsi un ancora di salute (pers. o cosa). [t.] Bacone. (Le autorita della cosa giudicata) sono le ancore delle leggi. 14. In sull ancora. Dicesi delle navi della speranza. Petr. Canz. longo non si a prua, o sull ancora. [t.] Prov. 15. Trasl. [t.] Strat. maral. in Nav. I. 9. Il vascello Mar. ancora ch aggrappa 0 scoglio tempesta della paura lo tirava nel pelago del peccalo, vi fosse dell e dall altro Alcuni che 1 ritenesse. li!. cilindro. Tose. 354. l ancore ancore. Locuz. proverb. che dicesi di chi ha il cervello grosso e indocile. Serd. Prov. (M.) [M.F.] Segner. [Cont.] Ancora che ara. E qualche cosa si trova che gli sia impossibile... io mi contento di darvi piena licenza che speriate piu in altri che in Dio, e che cerchiate di Pezzo d orelogieria, che ha piu sicuro.