ANNOJAB.E. IT.] V. a. Recare men rea, dolore vero. Coti In ore noja riflettendovi sopra, neWesagerarla lunga e poco piacente ; e quindi stanchezza ; e quindi dolore. Anche rifless. Aff. a Nausea e a Noceo, Noxia. [t.] Annoja una vista, il sentire, lo stare. = Varch. Ercol. 265. (C) 11 quale mescolamento, se e ben temperalo e unito, piace e diletta ; se male, dispiace e annoja. [t.J Prov. Tose. 94. T annoja il tuo vicino? Prestagli uno zecchino (tu non lo vedi piu). [t.1 Annojarsi d una persona, o nulla. Assol. Vit. Plut. (C) da impressione troppo uguale, d per tutto, di tutto. = E 32. (Man.) Il Una volta s annojo e disse. Rifless. dice la parte di volonta che l uomo spende nel covare la propria e corte, Infinito piacer in se e ad altri, nell affettarla. [t.| S annoja da aspettare, di non far dell S annoja di se medesimo. tutti quei sentimenti che pajono esprimere stanchezza grave, piu o noja, cioe sazieta, che viene Quindi e 47. Il musco... che annoja aveva senso di Vera molestia e danno e affanno, cosi l aveva Annojare. Buon. Rim. 54. (C) E nfannoja e tormenta, Nell ultim f. [t.] Annojarsi o troppo a breve spazio. Burch. Rim. 28. o. Di cose. Non tanto com. [t.] Soder. Coltiv. che, siccome Noja in ant. le viti e le abbruttisce. [t.] affetto di lei. 2. come in [t.] Annojarsi della alberi). 4. Avere o Prendere a noja, a modo att. t Pataff. 7. (C) (Il modo disusato ha sua ragione in questo che, nel Prendere a noja pers. o cose, l anima esercita la sua attivita per molestare se stessa, caldo non gli annoj (gli vita, puo meramente passivi.) E di cosa (in senso sim. /So.). Soder. OH. 241. (Gh.)