ANTIMONIO. S. m. (Chim.) [Sei.] Metallo noto, di colore bianco che lo contengano. 2. splendore argentino, fragilissimo, fusibile ed alquanto volatile, atto a cristallizzare. Comunemente gli antichi diedero nome di Antimonio crudo al Solfuro antimonio preparato nelle farmacie ad di Regolo di antimonio al Metallo estratto dal solfuro e Avti, e Movo;, quasi Non di azzurrognolo, di (Chini.) 145. Antimonio, Galieno dice, che antichi anche il Solfuro nativo Prendete antimonio e tuzia, fateli esempi che qui citiamo debbonsi riferire piuttosto al Solfuro che non al Metallo purgato.=M. Aldobr. (C) di questo metallo, e gli lavar molte volto in acqua. Serap. [Sei.] Fu detto non combinato con altri corpi, naturale appresso: Galieno dice, che la ed spenga in latte di femmina e luminositado. E di esso metallo, e agevolmente, virtu dello antimonio si e diseccativa,... E appresso: Ardesi l antimonio in questo modo : unito con grasso, e sia messo nella brascia, tanto che sia infiammato; d indi si tolga della brascia, e si hae nelle rotture sue chiaritade clic abbia partorito fantino maschio, ovvero in urina di fanciuilo, ovvero in vino vecchio,... 3. (Chim.) [Sei] Antimonio nativo. E il Metallo che qualche volta si ha dalla natura Antimonio dagli lo piu forte [t.] Altri lo derivava dal gr. da altri composti E al fin gli die dall arab. Athmad o Athimad. 4. E detto ass. per quell e quello che si rompe uso di medicamento. Tasson. Secch. IO. 4-6. (Mt.) Lungamente pagar si fe il Sigonio, in cadenza mai solo; altri una presa d antimonio.