senza cattivo fine, s usa Far rocchi, Ridurre in rocchi. Dav. Oraz. yen. delib. 350. (G) Tolsero forse l albero di una Galeazza lancia o scaglia o sbalestra, o della Caracca di Rodi, e si l arrocchiaro, e fccernc si dimena Una fantesca, o cioe fretta, quasi come si usa Gherardini nel suo Supplemento; maluso nostro lo ha solo nel fig., dacche nel proprio si definisce il nel fare i gli altri, i quali ogni nel proprio Avvolgerlo a cartoccio. a. Troni. N. ass. [t.] Operare in furia, e ch io mi avviluppo, e in d una materia rocchi informi. Varch. Ercol. 4i. (C) pe coltivati e fra cose grandi, impossibili, e non verisimili, se fa cio ARROCCHIANE. V. a. Da Rocchio. dire: egli di Vinegia, o del Bucentorio, o strafalcia o arrocchia. Mail. Franz, llim. buri. Io so senza alla dirotta. S. B. ch io arrocchio. Car. Commen. 112. (Gh.) D onde si cava che Mose (C) Ch io non vo Omero qualche volta arrocchia. k. Per Carpire bruscamente o Pigliare checchessia a proprio uso, senza punto considerare se e ne meriti il pregio, e stando contento aWapparenza. Att. Alleg. 255. (C) I buoni autori gh uni condiscrizion grandissima veggendo, quasi Quando alcuno in favellando dice le porche stannosi, non come [Gar.] Arrocchiare girelle. [M.F.] Arrocchiare vile scartafaccio arrocchiando, quasi delle frasche e del selvatico si pascono. 8. Arrocchiare una causa. Fig. Trattarla senza ordine e senza considerazione e in e quello che direbbe solo Far rocclii. 2. rocchi della salsiccia, buon. Fier. 1. 1. 2. sta sempre in cervello, E che, le cause abbreviando..., siccome il volgo Usa di dir, s arrocchino. 0. N. pass, colla ¦parile, pronominale non espressa. Gettarsi a far checchessia, o Intraprendere a far checchessia alla disperata, considerazione ; come chi fa Rim. bari. li. (Gh.) Io ho visto talor che queste un pezzo di cuojo, la padrona arrocchia A menar fava la sera per cena. AH. Arrocchiare una lezione, un lavoro.