ASPIDE. S. m. (Zool.) [DeF.] Nome mulfutlrice. [t.] Anche di chi 38. 5. (C) volgarmente detto Aspis. [Camp.] Zib. mariti, velenosi, come pure Null al mond e che io un vipera d Italia , e a serpi 216. (C) Trovando non possano i versi, E differenza tra il Clipeo e lor note. Lib. Dicer. Turando femmina di chelraeva dalle otto alle mil. L aspide appresso gli [t.] Trasl. Uomo e le sue orecchie, a maniera dato scientificamente alla Petr. canz. dimostra ira o cruccio ribellante e superbo. Rivoltarsi come un aspide. 5. Si usa anche ai fem. Vit. SS. PP. 1. imaginarie di strane forme. = aspide di palla; ma e lungo e puoselami in seno. -i. (Mil.) [D A.j Sorta d antico cannone, fierezza malevola e d aspide, libbre di palla. = Morett. (Grass. Uiz. milit.) (Ut.) L aspide, pezzo antico, e povero di metallo ; porta anch cgli libbre otto in dicci piccola, ma velenosa moito, presila, solo bocche ventidue o venti.5. t E per Maniera di scudo dai Latini a diverse specie di serpenti aodici con orgogliosa fierezza. 2. antichi era uno Scudo, arma difensiva che Livio chiamo Clypeus; ina la gli aspidi incantar sanno in l Aspide era che quello era ovato e questo rotondo.