CIANCIA. S. f. Beffa, Burla, Scherzo, Bagattella, Cosa di poco valore, [t.] Segnalimi, pi. Cose da poco. Ci Di Malagigi al petroli Dani. g. 4. pr. lontane dal vero. Petr. cap. farei piu saviamente a starmi colle Muse in Parnaso, che con queste ciancie mescolarmi tra voi. altro uomo..., far queste ciance sa meglio, che E nov. 11. 8. Ma a Calvaneo far cosa Col vuole. E nov. 85. 4. Facendosi talvolta dare, siccome dimandato dalla sua donna, quando si vende ciance per ingannare quando una borsa, e quando lei tanto fedele, Che poco Dani. Par. 29. Non disse ischerzo. Boson. Ceniti. 12. 81. Sicche non , e predicate al mondo ciance. [Val.] Ar. Fur. 23. 24. 11 giunger mano a mano Di matre e di fratelli estimo ciancia. [t.] Prov. Tose. 232. Le ciancie spesso riescoo lancie (feriscono). [t.] Ciancia, anco in iscritto. — Ciancie de giornalisti. 2. Comunemente Ciance si dicono le Parole suoi Egli e da ch io [Val.] Tenere a ciancia, per lei vedi Sansone Via piu forte che saggio, che per gl incauti uscire in ciancia il capo posa. E Frott. amovi. [Val.] Ar. Cassar. 1. che si trastulla colle fatto aperto. 5. (Tom.) Tav. Barb. alla voce Sera). Ciancetta in ciancia. 8. Certi seran che ti terran ciarliera. 3. un pettine d avorio, Pace. a ciancia. [Val.] Ant. Pucc. Gentil. 6. 8. E Papa Gregor non l [Val.] Mettere in ciancia. Avere a ciancia per Non prendere a cuore. [Val.] Ant. Pucc. Cenlil. 85. 94. E 1 Re Filippo gia non l ebbe a ciancia; A Fiorentini scrisse il ciance. Frane. Sacch. Rim. (nella Dar ciance, Vender ciance. Quest ultimai piu comune, ma ha nuova ciancia cianci? Prendere una per tenere a bada, e intanto fare il fatto suo: [Val.] Avere a ciancia. a dirittura : e il venderle denota meglio inganno consumato, la vendita quasi belVe fatta. 6. Dar cianee a chicchessia. Dar parole, Discorrere per non attenere. [Val.] Ar. Cassar. 2. 6. S immagina Ch io le dia ciancie. 7. ebbe a ciancia. 4. E Porre in baja, in Cristo al suo primo convento E non e cosa da Ciancie! (e va o a Si da ciance cosa a ciancia vaie Averla per beffe, il tenne a ciancia. 12. 5. (C) Non prendano i mortali il mbusto disteso Rimase in terra, Prendere una cosa in ciancia vale Non farne caso. Varch. son. Cosm. 26. (Man.) Dunque si prende in ciancia, Che 1 miglior uom, che mai regnasse, mora? 10. Tenere una cosa a ciancia vale Averla per una favola, Non crederla vera. Ciriff. Calv. Pace. egli liecarsela in baja. veduto di contraffarsi in qualunque forma brando e similmente colla lauda, E a te, padre, si maravigliose Che chi l udisse le lerrebbe Cenili. 2. 37. Scomunicollo, ed Guerr. Crist. 487. : Andate era da tenerlo a ciancia. ii. E [Val.] Teucre a ciancia, per Farsene beffe. Ant. e Prendere in ischerzo. Ant. i. 115. (Man.) lo ho di Merlino. 10. [t.J Ellissi [Val.] Tenere a ciancia, per Aveva d una lancia Nel Centil. 26. 67. Non curare, coltellino, e cotali ciance. ti una fedita Alla sconfitta, e tenevala a ciancia. 13. E 3. (C) Poco dinanzi a Non farsene caso. Ant. Pucc. Centil. 18. 84. Lo volo a ciancia. 9. e fu tenuto a ciancia. 14. E Tenere a ciancia, o in ciance, una persona, vale Tenerla a bada con vane parole. Frane. Barb. Bega. Donn. 234. (Man.) Di tutti sembri a un Trascurare. Ani. Pucc. viso ricevuta vogliam tenere in ciance. Ar. Fur. 41. 49. E fuce voto di core e di fede D esser Cristian..., Ne Bradamante piu terrebbe a ciancia, E verna a fine onesto de vane e 3. (C) Dicono nulla Colui 3. Vogliono la baja, e ci tengono in ciancio. 15. Uscire in ciancia, per Andare a vaio, Riuscir vano, o Cosa da beffe. Ar. Fur. 11. 4. (Mt.) Con questo fe ciance In grembo alla nemica ci suono esile. = Bocc. Par. E d esci., rispondendo: mettere mia, che senso diverso. chi parla, o a quello del quale egli reca le parole o le idee).