Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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CITTADINANZA

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



CITTADINANZA. [T.] S. f. Grado di natura e quella di a esercitare i diritti politici (C) Guardarsi di non voler agli stessi abitanti. Legge Papiria, Titolo di cittadino. Attitudine cittadinanza. Amet. 72. (C) Da quali non abbandonato giammai, ad essi, per d ogni cittadinanza, c ignudi acquistati certi diritti nobili diede a Roma. Bemb. Stor. 1. 2. Fu da lei ornato della cittadinanza e del Consiglio, e Nobile Vinizian fatto. E 7. Essendo prima stato dalla Repubblica onorato del senza civilas, citta senza cittadinanza; Toglierla. M. V. 2. 2. Per pubblico decreto del popolo, privilegiati di cittadinanza in quella citta. (La cittadinanza, nell antica liberta, tanto cantata da declamatori ignoranti, era un privilegio.) In un docum. di Zara del 1260. Beneficimi! civitatis et cittadinantiae nostrae. [t.] Cittadinanza romana, non solo degli abitanti di Roma, ma di quanti nelle provincie li. Slato socievole e sociale degli EIvczi o in quattro uguaglianza. G. V. 8. 8. Valeria e altre, del diritto di cittadinanza. — Cittadinanza fiorentina, di questa , e cosi d ogni altra citta. [t.J Urbs Maggior Consiglio e della cittadinanza. in popoli ricchi ma corrotti. — Cittadinanza meschina. Sen. Civitatula. [t.] Avere il diritto di cittadinanza o la cittadinanza; Acquistarla. — Ottenere la cittadinanza legale. Svet. Usurparla. Cic. Rubarla (con false affermazioni e falsi documenti). — Perderla. — Rivendicarla. Cic. Darla. — Impartirla. — [Tav.] Plut. Op. 4. 173. (C) Cittadini di leggiere (leggiero) intendimento in varii gradi, Societa cittadina. Slato di cittadina Cic. distingue la patria e 7. secondo le leggi del luogo. essere signori di loro cittadini, ne troppo presuntuosi, ma stare contenti alla comune cittadinanza. Dant. Par. 15. A cosi riposato, a cosi bello Viver di cittadini, a cosi fida Cittadinanza, a cosi dolce ostello (l antica Firenze) Maria mi die Inacqui io, Cucciaguida). — Questo tiene anco del § .". 3. Consuetudini cittadine. cittadinanza, luoghi e privilegi propri! (C) In quel tempo gli uomini erano grossi e rozzi merito, dopo l Roma avevano e una cittadinanza popolare. E Gli stessi cittadini. Varch. Si. li. (C) Gli solleverebbono contro la cittadinanza fiorentina. Borgh. Man. 158. (Man.) Ne era in quel tempo ancora venuto l uso delle argenterie nelle tavole della cittadinanza. Varch. Lei. Dant. 2. 67. Fra tanti ufizi e tali magistrati di tutta questa inclita nuova liberta con ottime leggi. Morel. 271. (C) Invita la cittadinanza degli uomini, e de giovani dabbene, e fa loro onore. [Camp.] Dant. Par. 16. Ma la cittadinanza (fiorentina) benefizio comune. [Par.] Bemb. La Campi di Certaldo e di Fighine, Pura vedeasi nell ultimo artista. Pitt. Ist. fior. 3. La cittadinanza tutta, ristretta insieme, corroboro la citta, e nobilissima cittadinanza. Cron. altra di quelle fazioni. E universale della cittadinanza l una e l E 38. Biasimava agramente l 66. Il valore, l integrita, la potenza di una cittadinanza unita insieme al ch e or mista Di sua cittadinanza (i suoi concittadini). soggette a acquistate vittorie, colla e di novella cittadinanza. 2. [Camp.] Ali. Mei. 1. Riducendo gli uomini montanari- e duri come pietre, a cittadinanza e buona umanita. [Cors.J Car. Relt. Arisi. 1. 8. La democrazia di costumi cittadineschi. 4. poi.[t.j Ces. Tutta la cittadinanza Fior. hai. d. 2. 10. paesi divisa. 6. Fig. Coli. SS. Pad. 37. 35. (C) La nostra cittadinanza e in cielo. Altra fig. [t.] Dare, Negare la cittadinanza a locuzioni, a vocaboli. Siiti, in Quintil.