CONIO. S. m. (Ar.Mes.) Strumento di metallo, » di legno, che e tagliente da una testa, forma di due braccia, lassata ingrossando, e di cose : E altre percosso, ha fona di penetrare e di fendere. Cr. 2. 23. 13. (C) Quivi guisa d un conio, per Dilettossi di contraffare metta per due quale e intagliata la figura di ferro, balirgli. Buon. Fier. 4. 2. fino al taglio. Liv. M. Feciono una schiera appuntata a tra la corteccia in. 191. altri assai, che son peggio che digradi 7. Puntelli s apparecchin, conii e Gli porsi in mano U; G. n. 301. Si mettino in ordine li conii, mazze, e mazzuoli, scarpelli e il carro insieme 7. Coll aggiunto di uno carrettone, e si cavino li 4 pezzi del marmo. Celi. Oref. 16. forza, che spingendo l altro mette dua Nuli altra moneta spendendo che biette. [Cont.] Anche non tagliente. Bart. C. Arch. Alb. 132. 42. Mosso il primo peso insino alla Cosa vana e falsa. Dani. dove ella si fermero con biette fianchi, finiscono il resto dell d osso, che porci, Prov. Tose. 301. Qual e il nodo, tal il pezzo violentemente incalzato dai dell albero corrisponda la fona per fenderlo; alle difficolta il vigore, i mezzi a ogni fine.) 2. Conio detto palazzo, uno braccio longhi, nel o tre dita un conio a penetrare e rompere. 10. longhi come sono l arcora ; e dicesi altresi Torsello, e Punzone. (C) [t.] Vas. e 1 legno si i conii delle medaglie antiche. [Cont.] Celi. Vit. 1. 71. lieve. [Cont.] Cari. Art. ined. medaglie insieme con li conii di acciaio. Spet. Nat. xu. 243. Si gira in un istante la sbarra, die fa girare... la vite con tanta In quel vacuo son. 72. (C) Cenai con dell effigie, sia il conio. (Alla durezza due coni ne con la testa sotto l sol colpo in un momento. 3. Per la Moneta stessa. Non com. Onde Femmina da conio vale Donna che vende la sua onesta per moneta. Puo anche spiegarsi, che riceve ogn impronta , quasi metallo conialo agli usi comuni. Dani. Inf. 18. (C) Qui non son femmine da conio. [t.] Fani. A chi bada a chiederci tu falsasti il conio. E ho il conio? 4. Dicesi anche la Impronta stessa. Dani. Inf. 30. (C) S gente con le taraghe avanti danari: Ma che io ci Par. 19. Quel di Rascia, Che male aggiusto il conio di Vinegia. Bocc. Nov. 60. 17. coni di ferro, cioe dua senza conio. Frane. Sacch. Op. dir. 97. Che abbia il conio del principe, e ch E poi chi ama giornalmente [Cors.] Moneta senza conio vale Moneta falsa, e fig. Pagando di moneta senza conio. Par. 29. Ed piu agiatamente che non si muova, [t.] fine della travata del paese 5. Per l Arte d intagliare i conii schiena ; era potentissimo che Dee. (Mi.) Nel getto prima Giovali Bologna, e poi il coni dell arcora delle il celebri! G. Mola ; 9. t (Art. mil. ant.) Callot. Onde Maestro di conio dicesi Colui che gl intaglia. Baldin. Dee. (Mi.) 6. Per melaf. presa dalla moneta, cui arreca perfezione, dieesi delle -ose che nella loro specie sono il singultissimo .Iacopo [Camp.] strada di su quello tal, che mal senza puo farsi, Col conio de 54. Il conio e un con le ruote foggiate e Amoroso vale Tormento d amore, quasi affanno che passi entro la carne a guisa di conio. Morg. 6. 23. (C) egli ara sotto, lo spende. pensa Com e si tragga l amoroso conio. 8. [M.F.] Cosa nuova di conio, melaforic, valeNovissima. Oh questa si che l e nuova di conio! Anco in sii/nif. di Strana, Bizzarra. t.J Discorso, Locuzione, Idea, Uomo di nuovo ronio, quasi sempre in biasimo. — Son tutti del medesimo conio. — E pigliando forma piramidale ; onde di questo :on o. nell della facciata di nanzi a Fu detta per similit. una Schiera di soldati, strettamente uniti, che andava a rompere le ordinanze del nemico, ordinata a chiama il serraglio, gli altri mil. Onde si puote sicuramente dire che il Gonio non fosse altro che uno squadrone insieme ristretto a guisa di conio per urtare contro le schiere nemiche. [Gont.] Tard. Macch. quart. piacer, ch e il contentarsi. ordinanza triangolare, che cominciando in punta soda, e folta di io dissi il falso, e congiunte, segue poi in e verso l altra va vacua la da medaglie, o monete. Baldin. s e disegnato, e cosi... i fCont.] Bart. C. Arch.Alb. 64. 43. Esso arco, sia fatto del congiugnimeuto di piu conii insieme, alcuni de quali stanno da basso riceve gl impronti con un arco, e si chiamano le o simile tonde del palazzo sopra nel mezo, si modo di cuneo. Diz. mar. dai e conii, in maniera ovvero arco a guisa di costole. Serlio, Arch. iv. 130. Se non si trovera pietra- di un pezzo per tal bisogno, siano fatti i conij come ha da imprimere, (Archi.) conii dell arco saranno quindici. Doc. Arte San. M. 1. 51. Farano e detti maestri e nostro Pietro ; nel conio porte intaglio il modello. Lib. vi si conio si chiama ancora quel Ferro, overo nella moneta, medaglia, mosse degli archi, alcuno stando del Comuno.