COMJETDDWE. S. f. Aff. al lai. aureo Consuetudo. vera e antica consuetudine approvata prodotto da continuo in le presentano, produce due disposizioni d atti, ne non si — Legittime consuetudini. Vang. Consuetudine popolazione intera, quello. — Legittima consuetudine. Puo g. 10. f. 3. (C) Acciocche il. 3. Tutte quelle leggi, cosa, che in fastidio quali entra, operando o ne potesse. G. V. 11. 142. consuetudini che sono antiche, e di venire alla predetta xxn. Non si possa di poi vengono quelle cose, le Di Ben. Varch. . 11. quali noi avemo care o per amicizia, o per sangue, o per la lunga consueludine. della legge ;puu dirsi, sebbene Avere in consuetudine vale Usare, in uso. [t.] Firenz. Ragion. sua consuetudine, [t.] Sansov. Conc. Polit. Quei principi cominciano allora a perder lo Stato, che essi cominciano a rompere le 2. 275. (M.) E dall 2. Mutando l ordine e sotto le quali gli uomini sono lungo tempo vivuti. Cic. E tolta via da questa citta la consuetudine del perdonare. di tanta forza, che i consuetudine: questa pero non e o parie di quella. Bocc. essere consuetudine, ella e [t.] per le leggi de all educazione e all abituala piu o meno abituata. in uso nasce la medici affermano conversare. [Cont.] Off. fiumi, strade, 169. Consuetudine sia quasi contrapp. Consuetudine l Usanza del conversare con altri, e la famigliarita e l amicizia che nasce. Vit. Giacomrna tornando rito, del celebrare la festa. : Consuetudine presa con tale o con tale, sottint. di vivere, di quella convertirsi in un altra natura. (Tom.) I Lat. dicevano in alcun modo fare cateratte delibero servare la 2. 73. sapere. 3. (C) Contr di detti fiumi, o di parte della lor acqua, senza le debite concessioni, e licenze, se vaglia in cio alcuna consuetudine. Muzio, Duello, per troppa lunga consuetudine alcuna per le Gir. 34. La prima ebrieta hanno espresse le cagioni speciali senza fare di mentite alcuna menzione. E questa e la (Tom.) Ordinario modo d operare, Dall abbandono, se e Longobardi, e per constituzioni di lmperadori. abbattimenti sono stati conceduti, fece 300. La consuetudine sensibile, cioe il veder le cose di lunga e piu o sono poi divenuti (venuti) [F.T-s.] quel solo modo frequente ripetizione contrarie all acquisto del fiumi, ne deviare il corso a quali Essere solito. V. acqua de Modi di Esser il Vitelli per cavare Avere. i. Essere in consuetudine. parlare, i quali, essendo stati in consuetudine, meno nel quale i sensi Nani. Ne strano sarebbe anco in uso dei piu, ritorneranno nella medesima consuetudine. 8. [Camp.] Fare consuetudine, per Convertire in consuetudine, in abito, e (M.) Che fra Oderigi, Giotto Consuetudine sensibile. (Rosm.) Logicapar. consuetudine dell altra nette, e di poi seguentemente dell altre... 6. Prendere in consuetudine vale Prender l uso. Vit. SS. Pad. leggi, i modi e quelle ora innanzi presono in consuetudine spesse volte la consuetudine de baronaggi 7. [t.J Non di pers., ma di cose. Consuetudine del vorra l italiano il dire convertisse, nascer non permettendo, una del di festivo. |T.J Consuetudine = Guicc. Stor. 4. Pist. chiesa. di Francia. [Cors.] Sen. Legge, quando la consuetudine confermi la legge. 8. Per Dimestichezza. (M.) [t.] Dani. Conviv. 61. L amista s accresce per la consuetudine. Ualdin. Decem. sim. Pist. S. quali 2. e Dante passasse la da noi provata amicizia, e che... fusse di vera e attuai presenza, e per lunga consuetudine.