CORAZZA. S. f. (Mil.) Armadura Sol corazza e scudo. 4. e di lama di ferro, le corazze. 2. [T.] Per [t.] Lat. Corium, Coriacea, Sost. perVAg/j. Tac. Tegmen, ferreis laminis, alla nebbia e 1 Tribus... intextum a cavallo. Tasson. Secch. 1. fello puo nel zappar la polve elmora. Star. cuopre alcuno di gionture nel moto.=: atta a resistere a colpi d arine 5. E per estens. Alani. s usa cioe, che di piastre o lamine di ferro e contesla in foggia di scaglie , de quali nota Ammiano che se ne iaceano con tanta maestria, ch ai corpo Cecch. Comm. (Mt.) Una corazza Virq. del busti) falla di quasi vestimento 1 corpo, Lab. 232. Corazza della chiocciola (il (/uscio). quella ne con corazze in dosso, ne con bacinetto in testa. V. G. 1 144. 5. La quale$li entro nella congiuntura della corazza. Veges. Addomandavano imprima le catafratte, cioe le corazze, io chiamo quell armatura che Rin. Monlalb. Grifone trasse dello spiedo, e sfondoni la fard. J aversi l occhio l Due compagnie di lance e lavorano le piastre per che anche si dice Corsaletto, simil. L. B. Alb. Apol. 27. (C) corazza propriamente detta ; manevole... La Quella prodezza... non Colt. 2. 4-8. (C) Quanto morto cadere e poscia l 7. Una corazza di squamine ella si faccia Contro aut praeduro corio consertum. un vestito ordinario senza impedimento cuojo Corazza oggi diciamo anche a Soldato a Riparo contro le offese esterne e che porla pistola in cambio di lancia. Red. esp. nat. 16. (C) Uno de quali Ğra alabardiere della guardia a piede, e l altro corazza della guardia Tauris opus. [Cont.] corazza, e 56 (Et.) terra, [t.] Don. Giannott. Si di corazze, Una dinanzi, e l altra iva di dietro. [Cont.] Tard. Macch. Quart. 82. Le corazze francesi dando la prima mossa di trotto tutte d ac* cordo con Mucca. Quurt. i. Corazza in un l altro, e poi spingendo di galoppo fin alla vicinanza di 25 in 30 piedi, stringono quanto piu possono. 5. Prov. s accomodavano non altrimente, ch serve a cento brighe. fi. [Cont.] cavallo, firmalo d armadura grave, dato dalla natura ad alcuni animali, e dall arte alle navi od alle opere di forti/icai-ione per resistere alle artiglierie. Spet. nat. I. innalzi, Perche l uve adombrando, cuopre (gl insetti) e ripara tutto quanto il lor corpo.