Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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Voci che contengono:

 

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



1). IT.l Quarta lettera del nostro e di piu altri Viridis, Veraura ; Dodicina, Cariddi. G. Frigidus , Freddo verso i denti di sotto, dove la T verso quelli di sopra : onde il commutarsi delle due lettere : per Radunare. 1. La partic. gr. chiave di violino ; minuscola Th, e l avranno pronunzialo altrimenti dalla semplice T oro Domenica. D. Danari nell Padre, Spada, Quaderno , specie ai tenue aspirazione anco alla D ; e rosi fanno i Lat. Peeudes e Pecora ona"essa vien piu simile alla Adnatus, Agnato ; ma il degli Che, Se. [Val.] t Pucc. blesa , come la U de Greci mod. vocale che le seguirebbe, come d aspirazione e in tutte qui fanno sentire la T. non avevan la D, ponevano reperte. E . 12. ; sua vece Piu volte il scrivesi Ad (|VaI.] Vii, S. la D. // 6, che i Lai. rendono ; e (2. 1.), come i Lat. mod. Tose, ponendola sovente in luogo della T, che finiscano in D. Diro, prischi antenati. Suona soave in Candido, Placido, e sim.; ma da altre lettere preposte riceve risalto e lo da ; come in Caldo, Onda , Gagliardo , Grande , Ascendere , Orrendo. Non e lei che addolcisce la S preposta in Sdegno, Sdentato , ma principi converrebbe dire Un cinquemillesimo. la F , la P eia T in Sfuggire, Sproposito, Strada. Preposta alla prete, a Benedettino. P. D. po di sua Decco dice** in piu parli Mandra. Omettesi, per piu speditezza , nel modo L. Siccome i Lat. Dingua la Questo prova che un elemento in Dritto per Diritto ; talvolta si ant. moneta, dopo S, si Vei per Vedi (D. 3. 30.), Pieipei- Piedi [S. Cat. Lett.), Ratinare tra le quali sta il lat. Duce, gr. oS os, it. e A; e anco quando ne Cod. piuttosto pronunziassero la T come Gio. Etrur. 1. 692. Ad vita eterna), e da credere pronunziassero la vocale semplice. Quando un altra vocale le segue , ponesi Ad , 20. Mad i Marchesi, e nella lingua scritta ; ma nella parlata omettesi quasi sempre; e lo stesso Pelr. (Son. Adnata. I. Adjectivus, Bistrattare e illuminar la D, Cesse, Rase. T. anni gia celato il vero (G. C, a avverare le profezie). Anco gli ant. Lat. aggiungevano la D in simil modo: Med, Ted, per Me, Te; e gli ant. IL Clied, Sed, per organi, pronunziano de Greci ha senso per piu agevolezza di suono, gli altri, che di guerra Erano sperti... E 21. 2. questi, ch altri spiegherebbe 0. Prete dell Oratorio, e dentale, perche, a 4. all in come / Endo lat., di basso ; minuscola, il Altri dial. per la D le consonanti. Gli Etruschi, che Il piu com. congiungersi della partic. Ad, come per E; che ne Codici leggesi Et; e l avranno, secondo i luoghi, pronunziato ora Ed, Potere « Podere. Qui la in D. (2. 1.) Dare, Docile (le famiglie lat. udirti non Soldi. Nel Veneto segnatam. Ducati. aspirato. I Gr. ne Ed piu ricche); Fede, Udire; Ode, non elise Dante ha esempi evidenti. 3. 30. Fede ed e forse di qui il ma e da credere che mondo in caos converso. Del resto il dial. trentino serbava, almeno quarantanni fa, il suono dell Ex. Altre che le particelle, non abbiam voci it. serbino contrarie alle accennate, Duro, Di David si fa parlando Davide, non Davidde: Abiud, Efod, esim., le piu delle incomincianti da D nel principio, come in Fur. 35. 4. (C) Che li direi scorci di Idem ipse ; De excitare. asprezza ; come in Drago, di Tose, per Ecco; non so se per scorcio di Ed ecco. Ma gli e ripieno in Rideccolo per Rieccolo, Eccolo di nuovo; in Redintegrare, e sim. In Dentro, Dove, Donde, gli e contrazione della i due segni IO , Dovere, da Debabere ; e lasciami come stanno. Aggiungesi la D sono voci composte. Raddoppiasi talvolta, come neWant. Viddi per Vidi (D. denotati da assai de credere che i Redducere ; ma il piu sovente viene il raddoppiamento dal coll XA e / Ed in Addurre, o di commutazione di lettere affini. 0. M. Dio Od idiot., queste: — Sedere, Domestico (famiglia nel lat. Dozzina. profferirla, piegasi la lingua ; Video, Veggo ; rxuxu?, Dolce ; Glacies, Diaccio. —Da Z, che taluni, per difetto in Mis facendo, come Discordia, Addiettivo. Da man ritta. Talvolta elidesi per Lingua e Dacruma, alla gr., per Lacryma, e Odor S. Nei passati e nei It. Olore per Odore. Da Sede, Sella. N. Da Lampada i Tose. Lampana. 1 dial. meridionali Annare per Andare. Il sen. e il padov. Cendere per perche it male e divisione, nel dial. padou.: ; gV It. Armadio per Armario ; Rado e Proda. Senonche —Rimangono di qualche uso Ottimo Massimo. D. Di del che dicono Codogna, piu s e Prora non han tutti i sensi degli altri due. da Olere; cosi gli ant. part. di Cedere, Radere, sparisce le carte, Che avean molt Cosi dislinguesi tra Potesta e CD , la meta portava ne Et sono ; e di semplici / dial. della lingua ; giacche Raro accostano a Cydonia. Ma da Endo, Intus, anco i Lat. Z. Medius, Mezzo ; alfabeti; detta Ne. Qualche dial. l aggiunge Le idee e i sentimenti i. 1), Reddila e da vocaboli in cui questa lettera ha luogo, recansi a tranquilla, regolare, efficace comunicazione di moto. Di, Dio, che e luce (gr. aioj); Vedere, Idea. Dire, Conducerlo a vederti e a di Docere e di Dicere mod. danno una Lido, Cittadino. vocali Melodia; Decoro gr. aovaats, onde piu voci it.; Destra, Ad il piu sovente nell C. D. Denotava nel diagramma di moto ; ma di quiete, B. Abdomen, Addome ; Charybdi.i, piu ricca). E idee il tenore de loro Dite, .Dolore. Da Due, Podesta, ora E solamente. Certo che T in a j? un po Gentil. 88. tristo, Cenere. R. Siccome i rustici e l it. lo commuta in Bis e ling. scientif. 4.) Venendo in terra a Misfatto. 8. Abbreviature : D. 3. Le commutazioni son servono alla ricchezza mese.D. Nel calendario dell antico rituale: Mercordl; , scontro spiacevole proffn-ire recansi elide essa stessa, come in potrebbe senza cioe leggermente Nelle iscr. D. D. D. Da, Dona, Dedica; e un nolo D. Dedica. G. D. Gran Duca. N. D. Nostra Donna, la Vergine. D. Don o Donna, a pers. nobile, a R, le fa perdere un come per 0, Ned per sim. D. Dottore. G. D. Gian Domenico. D. Domenico. D. (nel lat.) Decio. D. Decuria, Decurione, Decreto. D. Cinquecento , perche il Mille, segnandosi con Dubbio e altri; innocenza son partic. Di ; come in che poi si congiunsero ; onde D. (2.33.) perDux, Un cinquecento dieci e cinque. E per dire altri non la esaspera, come fa = Ar. Desso, Destate ; ma io vent anni principio prima avrebbe, Che coll M, e col D fosse notato L anno corrente del Verbo incarnato. W. colla linea sopra , Cinquemila. Nell ani, alf. chimico, il Vetriolo. De segni di note e parthioni di pagine, V. il detto ne// A e nella B e nella Modo. Odore e idea pur antico, majuscola, il nostro Re in terza riga della chiave e dice In d ogni. Re sotto le righe della Gigli la chiama Lettera dolcificante geminala, il Re in quarta riga della stessa chiave.