DECENTE. Agg. com. Aff. al lat. aureo Decens, tis. Che al luogo. o. Decente, si per sacerdote raccolto un Levita libro de Giudici si racconta, come v era un certo uomo nobile, detto Mica, il quale avendo fabbricato in sua villa un picciolo tempio bello, divoto, decente, vi aveva insieme Pred. 2. 6. (C) Nel ebreo. 2. Per Condecente, Che bene sia, Che si affa, tuttavia non essere decenti, se Confacevole, Dicevole, Competente, Congruo. Bocc. Amet. (C Pervenimmo in , una casa , un decente a quel giardino. Sen. Prov. 424. Forte e gentile se decenza. Segner. dice singolarmente [t.] Segneri: Decente sepolcro. Conveniente grandezza. [Cors.] S. Ant. Leti. 169. Qual e quella cosa che non sappino, decente al loro felice stato? {Tom.) Un vestito , un foglio un bellissimo prato di grandezza abito, son puliti se non han macchie; ma possono Che si addio, Proporzionato, Convenevole, non convengono alla persona o al luogo. non e decente alla nostra e alla pers. e ha in congiugnimene) di morte ; ma di cio che arti divineAl decente, al gentile, i. E a modo di Sost., come astr. di Decenza. Parili. Od. (Mt.) Io con le nostre il volsi e conforme al pudore. (Man.) al raro, al bello, Fin che tu stessa gli apparisti alfine, Caro modello.