DELINQUERE. [T.] V. n. Tralasciare quello che tralasciare non si doveva. Aureo lat., la cui orig., Linquere, denota Contro la Ac. 2. 15. onde il inf. Delinquere ; l ind. senso gen. di Lasciare lo dimostra capace di signif. relig. e mor., olire ai soc. ne usit., ne conforme all invece dell att., senso di Deliquio. L it. non comporta tutte le forme del verbo ; ma le piu usit. sono l e un ell. E il pres. Delinque e Delinquono; il fut. Delinquera; 1/ o di molto, piu o comporterebbesi Delinqueva e Delinquesse. Nel senso che odiano il giusto, delinqueranno. [t.] Ps. Quelli gen. = Dant. Inf. 33. (C) Ancidera la fuia, E quel gigante che con lei delinque. (La rea donna, che gli spirituali diritti alla potesta profana prostituisce.) But. Cioe con lei pecca e falla. 2. // signif. piu usit. e il soc, cioe del tralasciar d adempiere o di rispettare un comando o un autorita che impone sociali doveri. Salvili. Disc. legge o il comando o Platone che la punizione dei delinquenti e un rimedio non solamente pe 1 pubblico, ma pe 1 particolare medesimo che ha delinquito. Questa forma non e Gel. l usa forma neut., anal. — Puo congiungersi con varie partic. [t.] Delinquere in tale o tal cosa. PI. Verso. — che la per Mancare ; (Gh.) Mostra l autorita. — Anco Delinquere di poco sogg. pres. Delinqua, e appena men gravemente.