DISMIAM.IRK. [T.] V. a. (Pers.) Levargli in tutto o in parte la brama, soddisfacendola o cominciando a soddisfarla, [t.] [t.] La passione Purg. 32. (C) Tant eran il prodigo, non fate die accendere piu e piu le sue brame. Ili lei). Uut. Disbramarsi, cioe togliersi piaceri. — Ass. Non si e disbramato. 2. Piu coni, [t.] Disbramare la voglia, la passione. = Dittata. 4. 23. [t.] Disbramarsi degli agognati la mio desio, del tutto. Tiifl. Se con oro intendete disiiramarc disbrama sfogandosi. Nel seg. non e rifl., sebbene paja. Dant. non si l avaro o anco d animali. Efficace, ma attenti A disbramarsi e non com. E pare Beatrice, mortami da dieci anni). Che gli altri sensi m eran tutti spenti (nuli altro udivo o sentivo o pensavo che fi. (C) Rispose,... per disbramare il brama e saziare. 5. [t.] Puo dunque anco nel senso corp. Disbramare la sete, la fame, gli occhi miei (issi la decenne sete {del veder che dica piu di Sbramare.