DORANE. V. s indorano, quando si mangiano Appiccar toro in sulla superficie di checchessia. Deauro, Tert. e Cod. Teod. — Bocc. Nov. 53. in veruno modo. il bolo; d ariento, che allora si spendevano... [ConL] Breve Orafi San. I. 25. Neuno capo maestro, lavorante, o gignore, non possa ne debba dorare nenna moneta per veruna a oro, adoperando per attaccarlo Stat. Por S. Maria, li. 36. Non possino i detti s intingono nell uovo sbattuto di Sost. Doc. ArteSan. M. voglia altro effetto adoperare oro, o ariento, che non sara della lega predetta... ne meno rischiarare o rassettare lavori siccome quegli, Che ne poi o netto, il quale vorria esser l acqua, e quell [Cont.] Dorare per di sopra si dice. [Mil.J Celi. T-jt. Qrefic. p. 147. Volendo dorare, si piglia l oro del piu purgato e d ariento fCont.l Biring. volesse dicono i ventiquattro carati. — Borgh. Per estens. Dorare e Indorare biondi capegli. Ch Amor bolo, gli fa d uopo primieramente sopra il legno, che vuol dorare, dar tre mani anche sovrapponendo fogli d salvo questa, mandarvela (la storia tv. 312 Noi vediamo t oro ridursi a tanta sottigliezza, che anco nell aria quietissima ai trattiene, e ioniissimamente caia a basso, e con tali toglie puo durarsi alcun metallo.2. Dorare a bolo. Mettere cagione, ne 4. (C) Fatti dorare popolini e questo modo di dorare usasi comunemente sul legno con coprirlo prima i suoi strali Amor dora velamento d oro macinato, e poi appiccandovi la foglia d oro si brunisce Per simil. Far simile all (Mt.) 5. Dorare a mordente. consumarmi increspa e dora, Metlerei Dis. (Mt.) [Cont.| bolo. sopra mordente in vece di Vas. Pilt. xxvm. Dorasi ancora in un altra maniera, che si chiama a mordente, il che si adopera ad ogni sorte di cose, pietre, legni, tele, metalli d Tralt. Arte mus. I. 58. e non si brunisce come al fuoco. = Baldin. Voc. a fuoco. Mettere Baldin. Voc. Dis. (Mt.) 6. metallo ben lustro e grattabugiato, il che si fa a forza di a. Indorare, cioe Distendere e ovvero di gesso N. pass. (Cor.t o polvere d oro canale ond esca se procedendo quel salutare, ma perche la tinta 223. (C) Chi Pirot. v. 3. Altrimenti non si potrebbe (il rame) condur sottile ne dorare a fuoco. dorare per gioco di affinita a oro cosa che non si abbia a brunire sopra materia detta Orminiaco. V. — a oro un lavoro di acqua indi non saranno de liquida, l oro essendo fatto del dorarle, se vi deposto sulla superficie da a. Dorare a orminiaco. Mettere chimica, o per opera dell elettrico. ogni spezie, drappi, e corami; Macina queste cose insieme e mettile in oro rimanga appannato, e senza come sara finita che tu lasci uno poco di sul pezzo, calcandoveli accuratamente, carati, e leghe, come via ricogli, e di questa puoi dorare. 7. [Sei.] Dorare a bagno, Dorare per immersione, sono modi di dire che significano il dorare un metallo immergendolo in un liquido aurifero preparato a tale scopo, e che ha virtu di deporre oro, aggiungendovi sopra il bolo sul metallo che vi sta tuffato. [Garg.] In Tose. Dorare a guazzo. — Dorare a mecca 8. [Sei.] Dorare a smorto. Applicare l oro sui metalli, con un mezzo qualsivoglia, in modo che l contentate si dorino costa, o la lucentezza che acquista col brunitojo. 9. [t.] Dorare Del bel, dolce, soave, bianco, cose spiacenti con apparenze contrarie. Ha senso di biasimo, non perche la pillola non sia primo. 4. [Sei.j [G.M.] Itip. dell oro e sempre infausta. Prov. Tose. 122. Se la pillola avesse buon sapore, Dorata non sarebbe per di fuore. 10. Dorare Dis. (Mt.) ad alcuna persona, puro di cuochi di quelle pietanze, che, infarinate, orefici ancora per dorare o prima di friggerle. I carciofi, per es., si dorano, fuoco e d argento vivo, fritti. V. anche Dorato. 11. e lustra. Baldin. Voc. Dis. oro. Petr. son. 118. (C) la pillola. Inprov. Abbellire le e nero, In che di gessa da un sottile e affina. Dant. Rim. 2i. E fare 1 volontier, di sorte alcuna d oro metter d oro a per Mettere a oro Baldin. Voc. mano, e saziero mi allora. [F.T-s.] T. Tass. Rim. Quel raro strale, Che di sua mano Amor pulisce e dora. 12. [Cont.] In forza rischiarare, o per qual si li. serra di cera intorno, oro j G. G. Sagg. del Battesimo): e rispondetemi al tolto alla soluzione aurifera e luogo umido e 85. Penso, volete si dorino qua.