DUNQUE. Con;/, per cui si passa a concludere un ragionamento, o a dedurre cosa da cosa. f;r.] Aff. di Ad liunc, soltint. Locura, Fincm. EU., come Pero da Per hoc. Scorciato, come Desso da Idem ipse. E la forma volg. Dunche ci si approssima dunque faremo? 6. [t.] dicevano per Allora, o sim. Altri da Tunc (come Allora fam. dicesi concludendo, e Ora collegando il ragionamento). E Igitur dicevano i l.at. collegando non il ragionamento ma la narrazione. Altri da Nunc; altri dal gr. dunque far peggio. minaccia. 7. conviene in prima fare, che De unquam. 2. [t.] Posposto. D. 2. 3. Entrate innanzi dunque. — Come volete dunque? — Vada dunque... 3. [t.J Frapposto ad 0 disavventurato ! io perii. Andato dunque in Ispagna. D. 2. 9. Venite dunque a nostri gradi innanzi. Ar. Fur. 20. 101. Per mezzo i boschi, e per strano sentiero Dunqu ella se n ando. Arrigh. Settim. 1. altre parole. Vas. li. 201. Ella non piu o meno impazienza o Dunque si mossero. — Dunque, dunque, e fa che tu costui ricinga D un giunco schietto. [Camp.] E 6. Sarebbe dunque loro speme vana? = Bocc. Nov. 12. 13. (C)Va dunque, disse la donna; e chiamalo. Petr. son. 20. Cercate dunque fonte piu tranquillo. Buon. Bini. 17. Che sara dunque colla morte mia? [t.] Vang. Perche dunque Mose comando...? — Disse Pilato: Dunque re sei tu? Red. Cons. 1. 213. (C) Che si questa buona signora? E appresso per servizio di ha dunque presentemente ad operare : Senza dunque altri previi medicamenti, farei... i. Con altre partic. sim. Cavale. Espos. Simb. 1. 409. (Mi.) Concludo dunque in somma, che, poiche l anima... (E vale E percio. Vii. S. itaque ergo.) 5. [t.] Modo dHnlerr. E che dunque? Vang. Lo interrogavano: Che piu. A tanto gli Ant. Ha pure senso di rimprovero per eccitare a proseguire discorso o azione: Dunque? 0 anco per ritenere, con mi puo NCiv, oOuv, Oro; altri, mett [T.J Non sempre e conseguenza razionale da principio, ma e vincolo anco tra fatto e fatto, narrandolo: e corrisponde «// Preceduto da E, simile al Greci. — Dant. Purg. 1. (C) Va seguitando, diro. 8. Ora, e al Nuv de lat. ergo igitur, Gio. Batt. 213. (M.) Questa penitenza debbo fare prima che io cominci a predicare: e dunque ti maravigliare, se a te non bene, da Denique o do ammaestrare.