EBRAICO. [T.] Agg. Da Ebreo. Come Sost., della lingua, [t.] Nel luogo che greco, Sa ebraico. Dav. Scism. 1 caratteri quelli delle altre civilta, tra figurativo, di venlidue lettere, dall k latine e greche. Fenicii, alla croce. [t.J Vana. Scritta in lettere ebraiche e al Tav; da Dio principio passalo ai Greci, origino ebraici distinguonsi in Samaritani o Fenicii, Caldaici o moderni. [Cont.] Garz. T. Piazza univ. 106. v. Scrivono poi costoro in piu maniere di lettere, come in lettera ebraica, greca, latina, tedesca, arabica, cancelleresca, mercantesca, e simili. [t.] Lingua ebraica, Grammatica. Locuzione ebraica. Libri. Bibbia ebraica. Testo ebraico. Letteratura, Poesia ebraica. Lati. In greche scritture, mal tradotte dalle ebraiche. I mesi ebraici, Tradurre dal testo ebreo, ma ebraico. [t.J Tradizione, Costumi ebraici. Ebreo ha sensi piu vani e com. Dicesi pero anco civili e ecclesiastici. Calendario non pare cosi pr. come l altro. Piuttosto, vero, Nazione in ebraico gabbata. Beni, E in Lati. Vang. Alfabeto ebraico, che, per i ebrea, che ebraica. i. "V. liuti, i il (Cj Sa tiicesi illustrato, Caratteri ebraici. 52. (Man.) Gran maestro in divinita (teologia), greco ed ebraico. [T.j insegnarlo, Studiarlo. 5. Cosa non inlesa o non voluta intendere. [T.j Per me u ebraico. Parla ebraico.i. Nel dial. veti, di Corfu, Ebraica s. f., il Ghello , sollint. Contrada, o sim.