t ENDICI. S. f. Propriamente il Luogo dove si ripongono e ammassano le cose. Entbeca, nel Cod. Teod. del vino. Non da Emo, V. le pigli, e paghi lor Gr. Mon. 119. (M.) Diputar chi Nell es. di G. serbarle, e poi a tempo 3. (C) Lasciando i possenti M. V. 8. 2. (M.) 3. 76. Apersono l endiche di marzo e d aprile del detto anno, e davano il buono grano a soldi 25 lo stajo. 2. t Endica si dice anche la Compera delle robe che si fa per Empttis. tG. V. 11. 99. rivendale per guadagnarvi, Incetta; ed anche le Robe stesse comperate. Frane. Sacch. Op. div. 91. (C) Otto cose, di poche e buone borse quasi non puo fare, e sono : buone endiclie... Cron. Morell. 268. in Pros. fior. par. I. secreto, un endica d olio, e di cosa buonae sicura. Borgh. Vinc. Fa di te un diposito voi. 4. p. 118. (Gfc.) Ne fosse in potere sanza le quali il mondo con le loro endiche alzare i pregi a loro piacere,... colle grandi endiche. M. V. L usura, l endiche, e 1» disoneste portature delle donne... t Onde ¥ar eudica di una cosa vale Incettarla, Comperarla per poi rivenderla con guadagno. Dav. Evaron, lai. Enthcca, inCassiod., |t.| nota il Marat, significare Fondaco. pregio giustissimo, senza farne endica, o guadagno.