ERGO. [T.] Partic. del ling. fam., pretto aureo lai. ; che In grazia schiera. Per piu cel. [t.J varii, dal gr. "Ep-yov. Onde col genit. Illius ergo vale Per cagione di lui, A titolo di... valeva comunem. Dunque, ma aveva Verbo e fatto ragione insieme e cagione e grazia. Serv. gli da il senso 34. (C) Ma lasciam fare d affermazione asseverante; come noi forma del sillogismo, [t.] L Ergo igitur, Ter. Ergo in senso di Verum, anal. itaque. ergo, Diciam che il basso com olio poi cel. anco interrogando, o ingiungendo commutansi. Questi usi sono comprovati dal senso della prep. Erga, idea generalissima di relazione. Il modo seg. tiene piu dell orig. gr. Malm. 10. 1. (Man.) Se si da il caso di venire all ergo, Zitti pure un rincalzo : e tergo, [t.] Quando siamo all ergo, ai dover fare, alpunto difficile. Gr. "Epfcv, a lui... Noi, venendo all seg. Venire all ergo, Ragionando, .a/ punto importante, al proposito; come Venire al fatto. = Sold. Sat. 3. di Meritamente, e vuol dire Urgenza, Difficolta. 2. [t.] Nel al nostro Ma, ch e satiresco stile, Canzonando, ritrova le magagne. 5. Nel piu com. senso di Dunque, fam. di cel. concludendo, [t.] Ergo io dico ; Ergo avete torto. =Meni. Sat. 2. (C) Ecco io rispondo: Ergo che impera Dona lo scettro colui a un tal timor vigliacco, Che spesso annida in la volgare di..., perche il sensi piu Ergo dunque, come Sicche dunque; e PI. gia detto. Albinov. l ha [t.] Questo per voltano il Fatto e Vero con impazienza imperiosa Ergo dunque? senso, come Sost., accennando alla 4. Anche in questo Ergo movetevi. PI. Agendum ergo. diciamo Infatti per provare il ergo e sbagliato. — I vostri ergo non provano nulla.