ESPUGNAZIONE. S. f. Aff. aliai, aureo Expugnatio. L espugnare. d una cilta ha costringa gli abitatori di quella oppugnazione da Pandolfo dovesse levarsi dalla (C) in qualunque modo si tentava di prender una piazza. E per l espugnazione si denotava l effetto, cioe la presa castello, [t.] Sansov. Conc. Poi. cotal guisa o diversa seguisse. Rocca, Strat. il quale potea dirizzare piu di quel primo castello che gia con tanta difficulta avea soccorso, credendosi che su la data eh ? s Ambr. Furi. 2. 1. principiata fortificazione per soccorrerlo. = intendeva quell atto, col quale Buono ! a una espugnazione [Cont.] Fior. Dif. off. piazze, quest opera? egli e buon mantenerlo subito cio fosse stato sentito E cos i, capitalo ? Z. Signor si. [Camp.] Corti. Ces. Cosi per l una cagione e per l altra l espugnazione di que lochi era impedita (oppur/natio). = Fir. As. 263. (C) Pure che egli avesse l onore dell espugnazione d un cosi ben guardato di essa piazza che in Il savio capitano vi trovi assai necessita, che da misurar la facilita o la difficolta dell espugnarla, dal conoscere e considerare qual necessita agguagliato il. 7. Per l facile. Machiav. Slor. Fare gagliarda chedeve espugnare una terra, ha gli costringa alla difesa, giudichi l espugnazione per difficile, altramente la tenga per a difendere ; e quando espugnazione. 2. Per simil. Fir. As. 311. (C) Andatasene ad un Ebreo, mil. 17. Andarono all espugnazione trofei dell espugnazione della vila de mortali.