Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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Voci del dizionario

 

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FARE MALE

fare-male

 
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Voci che contengono:

 

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



FAHE MALE. Offendere, Danneggiare. V. molti mali. E 8. 68. 327. (C) Fugli racconto Del mal vi possiam fare a lui e a suoi da quella Comunita, e appresso ogni male che egli e suoi aveano mai fatto. G. V. 6. 74. 2. male i fatti miei. Ar. una cruda e scelerata giustizia fece Fare, § 60. Cron. 9. Farla male, per commisono in citta e in E seguito dalla particella Di, e ruberie, siccome in citta rotta e sciolta, e sanz ordine di signoria, se non Cecch. Dot. 2. 5. (C) l uno all altro. Dant. fa male. Cas. Leti. 69. coda non possa far male. chi gli fa del male. di far questo non aver dottanza niuna, che io ti prometto che io non gli piu l offende; Serve a una pianta. Pali. R. Agr. IV. 9. E quando adviene che s incappi nella vite con ferro, e facciaseli male, Io non ne dubito. M. a terra, o in terra, impiastrala con slerco di pecora o di capra con terra mischiala, e fasciale la ch Farsi male male vale [G.M.] Celibi. Vii. Disse che Jac. T. 2. -18. far male li fatti suoi. male a male. Dep. Decam. Nulla cosa faro male alcuno. |Cont.] Ad Bocc. Nov. 78. 7. E Cani. Cam. 49. ogni beneficio fu mai fatto , Solo lasciando andare 1 golponi. [Val.] Buonarr. Ajon. 3. 4. E a far del male un ghiribizzo trova. 3. Farsi male. Rimanere offeso della persona. Bocc. Nov. 32. 22. (C) Il fondo v era grande, ed egli sapeva ben notare; sicche Prov. Uno fa male a Commettere del male, Danneggiare. Fr. s era fatto male ai piedi, e che non voleva venire piu innanzi. 4. Fare per male. Operare con cattivo /ine. Cecch. Coir. 2. 5. (C) lo non lo fei per mal nessuno. 5. maggior partito. Beni. Ori. 1.16. Perdervi. (C) 6. Far male i fatti suoi. Palir danno, Correr pericolo. Bemb. Lelt. 1. (C) Convengale E sotto l ombra d Supp. 3. 4. Che ambiduoi sono per 11. (C) Cantarle lui accende; 7. Far male, 1. Guardare a chi fa indecente. Frane. Baro. 31. 1. (C) micidii, d arsioni in vece Colui che taglia, essendo a suo maggiore. (Parla del trinciante.) E 32. 7. e fusse il caso? corre A prender di comun Far male in checchessia. Scapitarvi, per Far cosa mala o bene, e a chi Inf. 17. Si che la Non dubitare di far male, e che io me ne rida. 8. contado di E credo che fa male della particella A, che suolsi piu comunemente fargli seguire. Vit. SS. Pad. 1. 146. (M.) Gran male Al mal fagli male, tenere in prigione e uccidere li religiosi 5. 9. (C) Per le Molti mali si Essere in cattivo stato. chi piu potea far canto a fargli peggio. 11. Mal fa la man che I. Al certo, Se e lo vorra fare. F. se la calteritura e sopra Ne io, che noi abbiamo a farla male. 10. e grand ingiustizia fai, di si dice quando ad alcuno si aggiunge Da ogni male lo difende; 107. (C) Al inai fagli male, dice il proverbio : la povera Ciutazza era slata dipinta brutta e lorda pur troppo dal Boccaccio, senza ch egli uscisse uno da male Credete vo fedita. 2. Far del non si fece. cento. Unius male, Averne danno. Ambr. Fttr. e santi Cristiani. Morell. 3. torture si trovera il vero appunto; ed io non me ne faro male affatto. 12. |G.M.] male alcun d una cosa vale Passarla peccatimi tota civilas luil.