FLATO. S. m. Fiato, Vento, e propriamente quello che si genera negli intestini. Aureo hit. Red. Oss. an. 34. (C) Non e altra cosa, che un liquido grassetto..., in compagnia quello si rimanda senza suono dalla E Cons. i. 25. Mescolandosi dei propri! vasi si fermenta... liquor pancreatico, si i quali, non potendo aver chilo, dalla quale son cagionati i flati negl ipocondri. e tanti flati Borgh. Selv. Tert. 80. Tante sali della bile col : si sollevano molti effluvii, fa una violenta fermentazione di l esito libero, si cangiano in flati. £141. Per la quantita, come essi dicono, e per la grossezza de flati cagionati e prodotti dagli acidi soverchi. [Tor.l E Leti. 1. 190. Trovo che il flato vien generalo dal caldo. i. [M.F.] E talvolta di qualche poco di stomaco, e che si genera nello flato. bocca. Usasi per lo piu in plurale. Red. nel Diz. di A. fasta. (Mt.) Si fanno cosi del continuo tanti E 70. Perche questo siero bocca e per secesso. [Cam.J e per stagnante fuor i tribu, tante curie, e decune infettano l aria coi flati «lei loro stomaco.