FONDACO. S. m. [t.] Luogo dove sono deposte merci di molti o dun solo, per venderle quivi, o altrove portarle Non stan ben fra gli da Fondac voce punica, chi da Apolheca, chi da Fundus; chi da una voce turca {e in Ven. e il Fontego dei Turchi). Arabo, La bottega, Al-Fondago, ed e anco uniti e separati dagli altri mercanti s adunano, che corrisponde alla denominazione ven. C e anco quelli di alcuna nazione forasliera. Rammenta anco il gr. navSoxstov, e il senso di Fonda per Borsa. Sulimb. Cron. Fundicum. Nel diul. sicil. Fondaco, Stallatico di animali da soma. = Guicc. Stor. 18.108. ((. tintori, dugent anni la voce Ponso, le delle quali fatti fondachi pubblici, sia un fondaco d opere luoghi, ne libri il padre voluto mettere ad Bottega dove si vendono panni e drappi. Bocc. Nov. 67. 2. ((, ) Non l aveva cavava i denari. 2. alcun fondaco, della citta, dove abitano tutti Fondaco l eruzzi. 3. [M.F.] Chi ha fondaco. Rastrelli, Priorista Chi orefici, e i Chiavari Buon. Fier. 2. 3. i. Perocche gli ottonai a usi (C) commerciali. — 1379. 1383. 1387. 1389. = Tra i Magai. Lelt. scienl. lelt. 18. de drappi. fondachi de panni, ovver p. 312. (Gh.) Egli e certo che fra de fondachi, de tutte se non nel Vocabolario della Crusca, si trovera e vendendole in nome suo, de setaiuoli, de ) Aveva (irato in che avessono per loro fondaco vendono nastri,... i. Per Parie [t.] Islrum. di G. Vili. Il luogo pubblico ove i nei ducimi, Noi intendiamo che nostra compagnia 6. 55. 3. (C) Fece franchi i Fiorentini, e se lanaiuoli, de mercanti che d abitazione e chiesa in Tunisi. 5. Trasl. Gran copia , Grande abbondanza di checchessia. Gap. Impr. 6. (C) sicil. e spagn. G. V. citta; vettovaglie della in infiniti di misericordia stese infra tutti i confrati.