FRECCIARE. V. a. e N. ass. Tirare o Colpire di freccia. Tae. liav. Stor. i. 339. (C) Non si sapeva dove ferire, ne come riparare: la mira. Salvin. Annot. F. frecciava: non valeva virtu, ma frecciato. 1. Trasl. Richiedere or diciamo Dar la freccia, [t.] di frecciar si ben (Mt.) Domandare ad alcuno danari prima nuovo scocca. Borgh. Hip. 59. Alessandro questo or quello che ti bellissima tavola, che e in san Biancazio, dove sono tre azioni Una saetta d or di nella piu prossima veduta e, quando egli e messo nella sepoltura; la seconda, quando egli e battuto ; e la terza, quando e turbava tutto fortuna, fiera. Ori. del Barbiere ha fatto una presti danari, con animo di non gli rendere, che anche 2. 8. 35. Colui che Quasi colpo di freccia, che con destrezia si tiri prendendo giusto alle grida si correva, o B. 5. 2. 5. lavora, di san Bastiano: la in prestito, diciamo bassamente frecciare, cioe tirare una freccia ad uno , e quello esser frecciato, [M.F.] Fig. di cel. Fag. liim. il. 9. Ms. Ando dal calenzuolo e dal fringuello, Dal raperin, dalla colomba, insomma Costei a penne freccio questo e quello (cioe, la cornacchia se le fe prestare, ecc.). li. Commed. Ah! siete stato frecciato!