Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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IMPERFEZIONE

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



IMPERFEZIONE. [T.] S. f. Contr. di Perfezione. Non s intende pero nel senso questo comporta plur., ma quando del non essere condotta al compimento la cosa; ma nel senso dell umiliarci ; non e severo oggetto qualche pregio piuttosto che qualche parte. E in Agost. [T.] Il difetto della cosa consiste in una mancanza di tutte le imperfezioni della materia, o meno necessaria al fine al qual e destinata essa cosa. Imperfezione e l insufficienza o d una parte o del della nostra natura; e in piu grave ; rende inutili, e, talvolta, per abuso, nocevoli di sei, egli e necessario segnatavi, corp. [t.] Galli. se manca al tutto la quella parte o qualita piu e supponendola perfettissima ed inalterabile, e da ogni accidental mutazione esente, tuttavia... — Nella macchina e un difetto, se i movimenti non seguono esalti; e un imperfezione, se qualcosa le manca, o Dial. Nuov. Scienz.%. 482. Astraendo debita finitezza; e un vizio, se qualche ordigno si guasta. = Fir. Rag. 140. (C) Acciocche voi possiate vedere piu chiaramente la perfezione i pregi stessi. 2. Se/140 mostrarvi la imperfezione di otto, [t.] Imperfezione di struttura del corpo. — Bambino che non senso si allarga piu che insieme e allo spirilo accenna la locuz. [t.] L imperfezione tutto. Il vizio e cosa questo ha imperfezioni. o. Al corpo non sia detto nella definizione data in sul principio con la maldicenza e vizio. del part. pass. Perfectus, cioe d un opera d arte. e accenna alla mancanza di tale o tale pregio speciale, diciamo pur troppo Le imperfezioni. Senso intell. (Rosm.) Sofismi cagionati dalla imperfezione del linguaggio, [t.] Imperfezione de metodi. [t.] Imperfezioni e piu aff. a Difetto, Senso mor. e civ. perdona le imperfezioni, le permette e piu dell imperfezione; il vizio, piu del difetto. Non sopportare le altrui imperfezioni e saper difetto ;I aggravarle al vocabolo ; ne in L imperfezione [umana viene da naturali limiti delle nostre facolta. Il difetto viene parte da volonta, parte da negligenza. 11 difetto abituato diventa vizio ; l imperfezione non emendata o non supplita diventa difetto. Iddio [t.] Nell uomo, il difetto anzi a fine d agg., cioe del mancare nell ai difetti, pregiudizio spirituale, che rechi all emendarcene o di attenuarli; gastiga seguire un buon indirizzo, dal sue stesse. Segner. Pred. 21. 7. (C) Troppo forsennati sarebbono stati tutti coloro i quali... facevano tanto caso di non commettere ne pur piccole imperfezioni (cioe, Cose non degne d uomo perfetto), [t.] E Mann. anello, dal non voler reggere da i modi d anima tua con le tue immortificazioni, con le tue imperfezioni. E nel senso mar. e nell intell. [t.] L imperfezione lascia qualcosa da desiderare o da aggiungere; il difetto, da riprendere o da correggere. Ma diciamo anco Correggere le imperfezioni, in quanto il difetto e una specie d imperfezione, e / Imperfezione nelle opere dell uomo viene dal non il vizio con le sequele non saper reggere l attenzione e l Febbr. 26. 1. (//) e alla fatica. — Imperfezioni gravi. _ •