A11BUJARE. V. a. Far bujo. 2. DeWoscurarsi per notte o per intercezione di luce. N. pass. [Val.] A. Fur. 3. 59. Bisognera che si rischiari e abbui Piu volte Dant. 2. 352. (C)Quando uomo te l esprima. Fortig. Ricciard. 6. 21. Pria che s annotti e il chiaro ciel s abbui. Pallav. Avveri. 41. Venula la sera, imbrunitasi l aria, abbuiatosi il cielo... Aver. Gius. Lei. Tose. 2. 47. (C) Tosto che si s acquista, Si come riso qualche Agli occhi della mente presa passo alla luce, s abbuja, ne piu si vede. {Qui N. pass. En. 3. S abbuio l 17. Salir, uria che s abbui. [Giul.] Vive come la mente e trista. voli]. 19-i. (C) La sera in sull abbujarsi, eccoti Elidromo che torna. (Qui sostanti vani.) 3. Dell oscurarsi per nube, hnpers. [Val.] Car. ass.). hnpers. Scgner. Mann. Die. 27. abbaruff ossi il mare. [t.J hnpers. D. 2. aria, 2. (C) Ha (l aquila) riparo da venti, dalle tempeste, dai turbini, dalle piogge, qualor s abbui. i. Detto degli occhi per cecita. Neut. [t.] Anche per diminuzione di luce. S abbujano gli occhi da debolezza corporea, e da turbazione dell animo. = Fortig. Ricciard. o vilta, o connivenza. Anche 209. (C) Far che un far che l occhio destro gli s abbui, S. Fig. Detto dell aspetto per d animo. Dant. Parad. 9. turbamento (C) AT. pass, e N. Per letiziar lassu fulgor spegne la lucerna, o con qui ; ma giu s abbuja L ombra di fuor, in Toscana. ----- Car. Long, (Siccome de dannali, le loro ombre uomo inani festa col riso il suo letiziare, cosi lassu, in Paradiso, la letizia si manifesta con lo splendore; ma laggiu, nell Inferno,secondo che san triste le menti,cioe Vanirne qui, nel nostro mondo, l si oscurano esteriormente. (Gh.) Comm. prima il ciel ch io piange, cosi abbuja e oscura nel viso, como quando e lieto si sciampia (s allarga, si rischiara) ed esilara il viso. 6. S abbuja la mente. Certi morale. Alt. Fortig. Cap. 3. deve ed atterrar costui Col velo strano Copra filosofia e non 1 abbui, [t.] opaco corpo s impedisce il da errore volontario, s abbuiano a poco a poco le verita piu lampanti. [t.] Riferito al vero filosofico o sim. La giustizia corrotta I.Fig. Tacere, Pretermettere. Vocab. Caler. 153. (Gli.) I signori Accademici della Crusca... hanno abbuiato invidiosamente il suo nome (del Pergamini) nel catalogo che fanno de benefattori della Confraternita de ben parlanti. [t.] Di cosa che si metta via per non ne fare scalpore, sia prudenza, 10. 27. (C) Vincer si ass.: Fu abbujata, sottintesa la faccenda, e cementatori abbicano il testo. , alla quale si porta un lamento contro persona, che ha comprato il diritto di far del male, abbuja in tempo la cosa, e la fa finita non si sa come.