ACCIA. S. f. Filo scempio di canapa o di lino. Bocc. 2. 236. Accia cruda o ci voglia a cuocere una matassa d accia. Sacch. Fr. liim. 121. Monna d accia non filo. Celi. ano), poco innanzi il caccia l accia. Red. Lett. fam. Fusi d accia. [Cam.J Geli. Op. 334. Riportero certa accia che io ho filato a sua madre. E 345. E sara meglio che io vada inverso casa per quell accia. Gran. Bini. 1. 107. Volendo il tuo parer mandare attorno Sopra la seta, non conosci {l Benv. Vit. 2. 33. Laber. 57. (C) Quanta cenere cotta, o rozza o curata, o in gomitoli o in matasse. Fag. Rim. 1. 88. Cuocer l accia a tempo. E 5. 86. Quattro ruotoli di tela fine, e d accia sci gomitoli. Targ. Viagg. 5. 247. Incannare seta, lane ed acce. E d Accia lavorata. Band. Legg. Ani. 4. 408. (C) In capo non possino portare fazzoletto, ne sciugatoio d accia, ma un bonetto, o vero berretta. 2. Per Filo qualunque. Anguill. Met. A. 149. (Gh.) Quanto puote l anello ((7 ditale) fila... Che mai un fuso I primi diti poi, presa la punta, La scostan dal collar tanto che l accia In quel bel fregio ad aver parte e giunta. E 152. (C) Co diti primi poi la punta prendo Dell accia, che gia domina la cruna... Ne sta di variar l acce e i colori, Secondo non e gran fatto che frutti e i fiori. 3. Fig. Cecch. Spirit. 4. 6. (C) Vo saper tutta questa tela, che Non puo esser di men che la non sia Ordita di sua accia. [Cam.] Firenz. Op. 1. 304. Quando quello amico mio compose in lode di quello quella bella elegia, avendo avuto tanta bell accia, son le foglie e i egli riempisse si bella tela.