AMBROSIA. fT.] S. f. Cibo descrive un antidoto con questo da A Pps-ro;, Degno degl Immortali, o Che dona e conserva l immortalita. Pelr. Son. •160. Bevanda degli Dei.) [t.] Cic. un si nobil cibo, Ch ambrosia Lin. Pianta sim. alla Ruta, Giove. Purg. 24. (C) E ben cioe per (C) divinum vertice odorem Spiravere.) 5. lied. Ditir. 13. (C) nutrito d ambrosia. D altre cose altresi, al modo di Catullo : Dolci piu dell ambrosia. divina luce E divino spirar Ditir. Not. 109. (Gh.) Archestrato d ambrosia l orezza (aura). vini il vino dell isola di Lesbo, scrive che non si assomiglia a vino, ma ad ambrosia. Oggidi saprebbe di celia, reca quasi modo proverb. Oratore Vigna gentil, che questa ambrosia infondi. 3. f T.] Celso favoleggiato degli Dei nell Olimpo, nome. E in Virg., a medicare la (di Venere), la neve e Salubres ambrosiae succos. 4. Anco di sostanza odorosa. Dant. (Ma prendevasi anco per Nettare, sentii muover la piuma (dell angelo) che fe Sentir poeta... esaltando sopra gli altri Car. En. 1. 653. Nel partir ferita d Enea, Venere sparge l oro E le rose del collo e delle chiome, Come l aura movea, 2. Fig. Red. d ambrosia odore. (Ambrosiaeque cornac Pasco la mente d come: (Agr.) [Bor.] Sorta di pianta aromatica, buona per condire i vini. [F.l Ambrosia maritima, e nettar non invidio a che fa alla marina.