AMMENDA. [T.] (cosi del cordone), fare ammenda di colpa, di danno. Da Emendare, Levar menda o mende, mutata la lettera, come Allungarsi do Elongare. Non coni. fCors.l Dant. Inf. 13. Ma dilli chi tu fosti, (o Pier delle gran dote gli 1.10. 2. nvece D alcuna ammenda (del mal che ti fece) tua fama rinfreschi Nel mondo su. = Bocc. Nov. 1b. 30. (C) Vergognandosi del vii trattamento fatto al garzone, in ammenda di cio avendo una sua bella figliuoletta... proffero (offro) apparecchiato. G. V. di Puglia. Dant. Purg. 20. 201. (C) Caduto in ammenda (jreci che ci facciano l ammenda. Bocc. Nov. 70. 3. per (de miei peccali). fia, mi con una Vigne, dannato), si clic Metterci ammenda. 2. misfatto, allo mperio il regno die per moglie. Nov. Ani. Carlo (di Valois) venne in Italia, e, Ad ogni ammenda che comandato Cunadino ; e poi Ripinse al ciel Tommaso, per ammenda (ironia) (avveleno S. Tommaso ; raggravo con altre colpe le prime). E Inf. 27. Io fui uoin d arme, e poi fu cordigliero (frate), Credendomi, si cinto S. f. Riparazione d errore, ammenda, Vittima fe di mi Segnatura. Riparo di danno. M. (C) della pena. Ricord. Malesp. 80. V. 8. del Non solo la pena, ma l occasione e il merito E tolse, per ammenda 101. 2. Mandiamo a della Chiesa. 3. Di pena imposta dalla giustizia, piu ilalianam. Multa, o sim.