AMORINO. [T.] S. m. Dim. vezz. d AMOUE, voYi degli Amorini. 2. [t.] figliuoli o dell ale. Di rappresentazioni mitologiche. e grosso per isber* tarlo amor di Dio, le accademie ne fecero tanti amori, come se fosse un polipo o un pomo di terra. Fir. Dial. Bell, donn. 396. (C) Venere nel mezzo delle Grazie, accompagnata da suoi Amorini. E Ass. 319. Que begli Amorini die non erano se non in modo che adornano, latto e sangue! [Val.] l aure piu fredde a lor d intorno vaghi Amorin col ventilar compagni a Venere,. Anco plur. Magai. Leti, scienlif. 28. (C) Gli ambasciatori di Moscuvia spediti al Gran Duca stupivano dei inteso di quelli che fatinosi Amorino; imagine dipinta o scolpita d Amore, per lo piu piccola. [A.Con.] Amorino. Sost. m., nel senso di Bellezza delicata fare il galante. (A.Con.] Amorino. die pare un amorino. Anco d un coso grande [t.] Gli amorini, giacche, spento l che voglia e di graziosa leggiadria: Fanciullo Uomo o Donna che sfannosull amorosa vita, e silisciano e s pajono sempre Sammin. 11.7. Rendean Ner. usciti dallo scotolino. Quel giovinolo fa l amorino, e pero non gli ho stima. 3. Amorino o Amoretto d Egitto. (Bot.) [D.Pont.] Nomi volgari della Reseda odorata.