APOSTROFARE, [t.] V. a. Rivolgere un apostrofe a pers., o a cosa. [Camp.] Com. Boez. 1. — Car. Lett. 2. 136. (C) Veggo che apostrofate, per dir cosi, due volte, l ima delle quali potrebbe usano per Volgersi a lui Vos tcstor, Albani tumuli ; siamo partiti assai dalla materia nostra, e dal nostro proposito per apostrofare contro li vani predicatori. (In Dante, nel luogo cil., Beatrice si volge non ai predicatori vani, ma in pero nel senso di riprensione. Fr. essere oziosa. But. Par. e col Contro, che Apostrofare uno, che segnatam. i andate...) [t.J Meglio Apostrofare assol. 29.2. con parole sdegnose o severe, piu o men di subilo. Meno improprio sarebbe. Apostrofare a, non gen. agli uomini: Voi non Nella Miloniana: (C) Io e tu, Dante, Cic. apostrofa ai luoghi, e li invoca testimoni.