ARCHETIPO. [T.] S. m. Dal gr. Ap/r, e Turo;. Primo esemplare e modello. (Rosm.) Videa completa d un ente ; regola e misura a Pirot. vi. t. Puo esser di gufila specie. |t.| Ogni arte, ogni esercizio umano deve a se proporre un archetipo di perfezione,non negli esempi degli uomini per eccellenti che siano, ma ben piu far questo paragone, dove il la perfezione deve presentare la loro armonia. L Ideale e la perfezione della cosa prodotta dalla sua operazione: Archetipo si trovassino (trovassero), non bisogna l archetipo operante piu perfetto a cui l ente puo giungere colla sua operazione, [t.] Archetipo, specie compiuta, sotto la quale si ordinano gli enti sitinoli, pensare; l esempio la divina qualita. Puo / Archetipo non le presentare tutte, ma della cosa nella (Gh.) Questa e l archetipo o la regina di tutte completa, l ideale, lo slato ogni perfezione. = Tass. Itisp. Rom. Vlut. in Tass. Op. 2. In senso men (Gh.) Qual Fidia o qua! Prassitele... non si vergognerebbe di alto. = (Bosm.) Archetipo e pittore delle forme e l intelletto, la tela non dipinta l anima, i colori l umane azioni, l archetipo o perche siamo risoluti che tale ? scel. v. 5. p. 34. proprio e men degno, [t.] Gas. Leu. Guast. 194. Ne faro archetipo la magnifica donna Isabella. Dat. Leti. 183. sua natura. [t.] L esemplare del mondo nella divina mente. le conversazioni. 3. 1 Per Manoscritto originale e in Ventis. Leti. fam. 108. (Gh.) Bern. Marziale. Quanto al farli riscrivere (certi quinterni scambiati) dall archetipo, in caso che non e la specie Dio e che partecipano delle essenziali sue virtu libro non solo non v e, ma non vi fu mai. 4. [Cont.] t Modello da formatore. Diring. cui si rapportano le altre il suo archetipo di marmo, di bronzo, ili piombo, e d ogni altro metallo, e cosi anco di legno, di cera, di sevo, di gesso, di solfo, o d altra composizion di stucchi.