AllGO. [T.l S. m. [t.] Dalla favola d Argo, pien d occhi, da Giunone dato custode a Io, la amala da Giove, e ucciso da Mercuria. D. 2. 29. Le penne piene d occhi ; e gli occhi d Argo, Se fosser vivi, sarebber cotali; e al medesimo accenna nel 32; diventa quasi nome coni, ammiro l ardimento). Minerva ispiratrice occhi d Argo, Essere un Argo. Tass. Ger. 2. 15. Ancor che or cieco, or Argo. Dav. Camb. 99. Bisogna avere gli occhi d Argo per avvertire a chi tu D impresa Clic fe Nettuno , [t.] Col Di o (li Argo dell onore altrui, v. 1. /). 299. (Ma tale, il Custode vigilante e L Argo del sim. spesso molesto. [t.] .4/»cq la spia. [t.J Prov. Tose. 170. Chi si riesce talpa del suo. modo provero. Aver gli fece su cui Giasone naviga nella Colchide: e la nave stessa, [t.] D. 3. 33. dui a cambio. ammirar 2. p. 2(5. E nell mare, non mai navigato, nel 2. // costruttore della nave poi rfArgo una Costellazione, composta di quarantacinque stelle nella coda del Can maggiore. = Salviti. Arat. (il//.) Spolver. cultiv. vis. 1. i. v. 59. (Gli.) La nobil Argo ondeggiante anco in cielo. [Val.] ArgonavearaJ! Argonwi teqqesi nel Caro, ed. Aldi, 1575. voi. l ombra d Argo (il ed. mil. classic. e a leggere Argo nave.)