AKI.MIA. S. f. (Zool.) Specie di pesce appartenente al genere Clupca, che ha il carpa lungo circa 10 pollici, compresso, il dorso rotondato; la testa picciola , compressa ; gli occhi grandi ; l apertura della bocca picciola; la mascella inferiore piu lunga della superiore , ed ambedue guernile sulla parli anteriore di alcuni piccioli denti; la membranabranchiostega ha otto raggi, e la pinna anale circa 16 o 17. Si pesca nell Oceano germanico, britannico, d Iberma, di Norvegia, accosti, barba da ugnere aringhe, noi secco, salato e affumato. Lat. Clupea harengus, Un. Germ. Poi. (C) t di Danimarca, e viene 3. Se tu mi chiamiamo aringhe; queste aringhe si pigliano le in e perle grosse e minute d ogni l atta. Burch. i. 58. Che consiglia il signor messer Pandolfo, Che mangiasse l aringhe colla sapa. Fir. Lue. Mil. M. Hering. che noi Pigliano colali pesci, (Mt.) 5. i per Dio, per Dio i ti cavero un occhio, Albert. Diz. enc. (Gh.) Maniera di pescare, salare e stivar l aringhe ne barili. Pesci di latte son detti di latte o Aringhe i maschi. [t.] Prov. Tose. 363. Asciutto come un aringa (di persona magra).