ASSONANZA. [T.] S. f. Atto del assonare o similmente irnienti, cosi venuti coni. 2. Delle rime, anco avvenirsi a. j sentimento sillabe non si corrispondono appieno, come nelprov.: Aprile, dolce credo che, osservati una volta Salvin. Ann. Tane. Buon. questi assonanza, che, siccome una volta da Persio... non e rima, ma una certa, anche piccola, assonanza. EPros. Tose. 1. 349. (C) Comincia da un assonanza spiacevole. E 2. tratto quella chiudeva il verso dormire. 555. (Man.) Quella con cui homoioteleuti, ed effetto. Nel prop. non a caso, fatti da i poeti migliori, piacesse a un 46. (Gh.) Io per me Nerone, derisa accaduta, era graziosa, cosi, infinite volte usata, sarehhe... piu tosto di noja e di rincrescimento cagione che di dolcezza, [t.] Insegnano nella prosa evitare non solo le rime e le assonanze ;, le quali talvolta possono correre e in citi le due ultime e all idea.