ASTERISCO. [T.] S. m. Seyno a modo di stella, a denotare che qualcosa nel testo manca, in capo de versi; li di stelle, fatti Dal virgole, [t.] Aug. Con asterischi S. Ag. C. D. 18. 43. Notaronle con alcuni segni liturgici, per regola del canto. o nei libri a modo cioe con un certo segno, e nell ebraico, e nel Segnando quel che fo"?f- meno richiamo S. I., oltre a quello di quella ponesi un fosse troppo con gr. dim. d ASTiio. [Cors.] hai notato quel ch Volg. Bib. Parai. 1. Prol. greco manca. = Meni. Lett. 3. 280. (Man.) Lascio alla prudenza di V. o/« Falirui attenzione o capo ch io notai coll asterisco, si forma, Qual da tante (/ Asino. Accad. Aldcan. Rim. con asterisco, Isid. — Quando de nomi scrivesi sola l iniziale, a asterischi. piu. [t.] E anche segno o, [Camp.] e quello che asterisco di nota, o con asterisci(asterischi), il sopprimere tutto cio cine propria. %. [t.J f Nel pr., Dm. stimasse <5a dispiacere. [t.J Distinguere 159. De bianchi asterischi onde quali segni chiamano alla memoria mammelle, il latteo lume (via lattea).