BELLOCCIO. [T.] Agi/. Da Bello. Plaut. vero nel lat. Ma belloccio di bellezza non affatto fresca, e Dicesi di persona piena e regolare. Bellino, anco di cose, e, quanto a pers., formoso, il belloccio, alla bellezza Tane. Buonar. p. 544. col. . ver. 35. Di animali. Fug. Rim. Crescon cittadinesca bellezza, pulcher Julus; il ha piu vezzo. Salviti. Annoi. di villa: « Fnrmosum... Mexin Ella e belloccia, viche perche Bellatulus con piu Oh com ella e ora Lasc. Spir. sempre dice 4. 1. (C) vezzo. anche bellezza men delicata.) frescoccia e belloccia. Fir. Nov. 4. 226. Deh guata la come l e belloccia oggi questa Tonia! [t.] Aon sarebbe lode piacevole il dire a di troppa confidenza. D uomo (Del formosus non e viso a una donna ». e 2. [G.M.] (Gh.) Il pulcher e sta poco piu su del Non brutto. ancor meno lode di bellezza; appartiene alla su bellocci e badiali. (Parla di gatti.)