BENFARE. [T.] V. n. Fare per abito il Tose. senza la qual benfar non senso, che e netti., e da scrivere unito; ma disgiunto quand e alt., e vale Far bene soggiungesi : Ma c e o materiale che sia. Nel senso di Beneficare, Benfare, diviso o 2. 18. ed a benfar da prescegliere quasi sempre Far bene o il bene, o del bene, secondo i casi, [ t.] Prov. bene morale in yen. In porta merito. [A.Con.] Di rado e riconosciuto dagli uomini. Onde tale o tale azione, spirituale Dio. (Merito vale qui Ricompensa.) E 255. Il benfare e guerra al tristo. (Non con in poppa ed in prora ha a vincere il che altro che col bene non far dimora, Perche presto passa ministra Per gli alti legni, Ratto, ratto! die 1 tempo non si perda Per poco amor;... Che studio di bonfar Grazia rinverda (la cura sollecita di ben fare faccia in noi rifiorire la Grazia divina). E ivi: Indugio Da voi per tiepidezza, in benfar, messo. E 22. La Fe, 158. Il benfar non questo basta. [Tav.] Leg. Mart. Mad. Esortate e consolate le dilette 121. figliuole nel benfare. [Val.] Semi. S. Ag. 26. Pregare Dio che i buoni confermi nel benfare infino alla loro fine. [t.| D. }. 6. A benfar poser gl ingegni. = E 15. (C) Quell ingrato popolo... Ti si fara, per tuo benfar, nimico. [t.J E d. 6. Mal cammina Qual (chi) si fa danno del benfare altrui (repula danno e vergogna a se le altrui opere buone). [t.] D. 2. 30. Quale ammiraglio, male.) E 270. AI benfar s Viene a veder la gente che l ora D. unito, sarebbe ambiguo; onde e la incuora. (Qui il Benfare non riguarda anco il morale, ma gli esercizi d un arte, dove pero anche il morale ha parte.)