BISOGNA. [T.] S. f. Voce che nel senso di Occorrenza solo Come va quella voi? Come slate? Nel dice antiq. al suo tempo; ma che non e ancora tolta via dal lini/, fam. nella locai, quasi di cel.: Cosi va la come il fr. distingue Besoin se la bisogna il richiede. il sttsso (II. 1.) Come sta la bisogna? V. l etimologia in Bisogno. = Bocc. Nov. 4. 7. (C) Prima da lei sentire il diavolo a dire che E 1. 14. Cosi n avverrebbe dove cosi andasse la bisogna, come avvisate ; ma ella andra altramente. [t.] Come va la bisogna? vale non o piu vecchi non erano quasi ragione Bocc. 77. (Gh.) Trova 1 Come vanno le cose nostre? Come ve disposizion prima. [Val.] Lett. Fed. di Terra accoppiatisi non a caso piu locuz. bene o male?, faccenda che Mal contava la tutta la bisogna per filo or di la uncina (mentiva come andata fosse la bisogna. un varco bisogne che aveva a fare, altra bolgia). [t.] Assol. Vi diro la bisogna, bisogna Colui che i peccai e per segno. Men coni., ma raccomando la Reina o desiderio col braccio popolano, Volendo Comunque passasse la bisogna allora... la vacazione duro questo tempo. E 274. Pareva... piu orrevole farne autore..., ma, checche e ci vedessero dentro, anco il signif. del gerundio II. dunque e piu uff. a Faccenda che a Bisogno, appunto bisogna, la Faccenda, la Cosa da Bcsogne ; ma Videa originaria e la sapete, Va fam. Dant. Inf. 23. (C) debbasi fare ; siccome porta cosi in Fr. che in Kos facienda. E perche il bisogno puo essere necessita, o Dee. 1. 259. 1 sim. o meno vivo ; pero Bisogna prende senso cosi lato. [Camp.] Guid. Giud. 15. 72. 5. t Tra Faccenda [t.] Bocc. Nov. 32. 24. fornita, [t.] Lasciare ad altri la troppo difficile bisogna. 0 anche Lasciargliela perche troppo facile. S. Nei seg. col Fare e sim. e piu coni, passa la bisogna. 2. Bisogna oggidi. Bocc. Com. Dant. 2. 220. (Gk.) In adoperero cio che io potro, di seguitare la bisogna secondo la mia la passate bisogna (della conquista II. 1. 10. Con tanto disiderio sua bisogna, V ando con cosa 3. (C) ) seg. Santa). ~ G. V. t Siccome Faccenda per non gli spacciava ue udiva la loro richiesta, per molte c e da passare nell si accorda, la bisogna e = E Filoc. i. 75. [Val.] T. Liv. dovere morale, alle Opportunita, cosi nel seg. Bisogna. con sollecita cura le faceano la bisogna. 4. [Val.] Ant. Pucc. Gentil. 56. ma al modo che i Un mercatante, per suebisogne venuto lavoro della mente. (Gh.) Teneramente non morto il seg. fu piu il Salvili. [Disc. che mai alla bisogna. E se il re vi e Occorrenza si riaccosta a Bisogno. Bocc. Nov. 12. 2. (C J cui si tratta, li lo a Bologna. Don. Casen. Vulgaru. del modo; cioe di ma rimedi e fabbrica l inganni, di Fr. dicono Besogne anco Lat. Si di Bologna, Caccialo [Val.] Borghin. prop. di Bisogno, [t.] D. 2. 33. Mia bisogna Voi conoscete, e cio che ad essa e buono. E 13. I ciechi Stanno a Perdoni, a chieder lor bisogna (mendicare). 42. Il qual, veggendo il 7. t Siccome Occorrenza e a/f. a balie le picciolo creature, e [Val.] Ant. Pucc. Gentil. 7. = Filoc. (C) E appresso. tempo e la bisogna, Il detto Re percosse..., E lui ne meno preso. 8. 6. 76. 1. (C) Manfredi Cosa in gen.; anco dove non apparisca Videa del fare , e Res consuona al gr. vila, Fo; e Cosa da Causa (che e idea d azione); nel seg. Bisogna per Cosa in gen. 1 Non d opera propriam., 53. Romeo (de Pepali) exigat indigentia. 0. Nel senso Disc. i. 481. racquislar la prendemmo sopra di noi la gente.