BROGIOTTO. S. m. e Af/g. (Agr.) Specie di fico nero, di grossa buccia, che matura verso la (ine suggella, ognuno ribadisce ; ed dui colore, forse da l orso?, aggiunto il p, che tien in it. Roggio per Rosso. il H nel suo aff. j. E anco vece dello spirito, e commutato = Belline. Son. 273. (CI 0 albo Empoli nell orto di sua Coni. 27. (M.) E mi par di vedere... quei brogiotti fini, come piropi, con le lor lagrimette rilucenti come cristalli. Baldinucc. Op. 12. brogiotto. Car. casa una e il bufolo, o d Aveva l o pianta di fichi brogiotti. E riferito alla sola in Teat. com. fior. 3. 226. Or lo intronato, la bacheca o sale in vetta. 3. un fico brogiotto ei scimunito, 1. li autori de componimenti, teneri d alcuna lor cosa, come i vecchi de loro figliuoli, 520. (Gh.) Quelli che sono sogliamo chiamare fiorentinamente brogiotti, dalla dolcezza di questo pianta. [Val.] Fag. Rim. 6. anche ad alcuno per ischerno , , il barbagianni, l aloco del fico brogiotto. Lasc. Spirit. a. 3. *. &¦ fico. 4. Si dice 32. (Gh.) Ma un mio pari, com egli apre la bocca, ognuno appunta , ognuno di settembre. [G.M.] Cosi detto bellissima castagnuolo, oppur 108. (Gh.) Fig. Salvin. Pros. tose. la guegua , il brogiotto tratta la metafora dalla dolcezza e 1 balocco.