BRUMA. S. f. (Zool.) Specie di Mollusco acefalo testaceo, appartenente al genere teredine, che rode i vascelli e qualunque altro legname immerso nell tarli o brume. [Cont.] Spet. indigeno de nostri mari, ; detto anche Bruma delle della zona crostacea, che a prima vista dighe, Teredine navale, Tarlo de quelli bastimenti, Foranavi. [G.M.] Forse ha la stessa orig. di Bruco e Brucare. [Cont.J Fai. Voc. Brume. Vermini che a misura che il pescatello esperienza che, o Arm. nav. 76. Pant. per viaggi che abbiano fatto (i vascelli) o perche si siano lungo tempo fermati nei stassi affacciata al forametto della vermi. = lied. Oss. anim. 00. (C) Si truova altresi infmo in quei moltissimi e lunghi tarli o vermi di mare, che da s allunga e s allarga s annidano Targ. Tozz. G. Viag. 4. tutte quelle tavole delle navi, le quali stanno sempre sott acqua, [t.] Red. Lett. fam. 2. 280. La bruma e un verme grosso... e porti, generano molte brume o tavola. son chiamati brume, in quelli, in 240. (Gh.) Ematite nera torrida e creaesi venuto da pare un pezzo di legno corroso per ogni verso dai acqua del mare. E ora nat. v. 213. La bruma nel suo cannello, ii qual marinari = dico, che trapassano la nave. Vedendosi per quivi annidato ingrandisce.