CALERE. V. sempre impersonale e difettivo, e vale Curarsi, Premere, Importare, Essere a cuore. Non si trovano mate se non alcune parole, come Cale, Calea, Calse, Calera, Caglia, 13. Tu, non Calendo, Calente, Caluto. [t.] Da Caleo, in modo il figlio. 10. [Cors.j cosa e l alcun pericolo, tu ine non calse. quella che non importa, diciamo famigliarm. che non fa ne caldo ne freddo. Rado anco nella lingua scritta. Bocc. di queste papere. E nov. ve ne caglia, no: io so ben io cio ch io mi fo. E g. 4. p. 14. E percio a Modo di pregare. Per amor che Rendere curioso del pari che 5. Bla Gianni, al quale piu che ad alcuno Teseid. 1. 45. Ma s 77. 6. S ingegnava di dimostrargli che di lui le calesse. E num. 38. Ma se cotanto, or piu elio per lo passato, del tuo onor ti cale. Lab. 203. Sopra tutte l altre cose, a cui caluto non ne stringeva a badar bene dove Ant. 56. 5. Madonna, siccome poco v e caluto di singolare a guisa di Susi. amare, cosi vi carrebbe vie meno di me. Dant. Inf. 19. Se mantengano Santo Padre era in n. cai cotanto. [Camp.] Bibb. Joan. 12. E questo dicea, non moglie e figliuolo si mise poveri, ma perche elfi era furo. =Bmoğ. Fier. 1. 2. 2. (M.) Pero slate avvertito, e non vi caglia, Ne vi faccia paura Fatica, a cui succede appo gli affanni Celeste la mercede. E 2. 4. 25. Bene 1 sapremo altronde, Toscana, si venisse alla pace. straniere. [Cam.] Tas. Gerus. 12. 37. Ma 65. 48. rima, seppure la d ombro false Stimai, di tuo Non vo faccia obbriare, [t.] t Calme per Calmi o Mi cale. D. 2. 8. [Val.] Alam. Avarch. 2. 23. Il secondo fuor di E mise al non caler (Mt.) 7. [Camp.] Di quel che non li cale, Non dir ne ben ne male. (Non fare discorsi inutili, Non giudicare di quello che non ti tocca.) 2. E col quarto caso. Slor. 32. Tanto eran gli occhi da ridere. Nov. propria, che gl interessi de Seinifontesi, spedirono... 5. Avere, Mettere, eco , checche Affinche, chinati alla preda delle 9. Nola in non calb. (I7. Cale.) Curarsene o Non curarsene. M. V. 9. 6. (C) L utile e l onor del comune niente hanno in calere. Tes. Br. 8. 3i. Plut. Adr. Op. mor. 456. molte cose mettere in non calere. Vostre ricchezze facc;>n a voi sia in calere a palagio. spoglie non mettano in non in fine dicendo die al insieme la poverta e l ordinanza. Dicesi anche Mettere a non calere. Dicer. Div. (C) Se per mia fe vera, che importa, trattasi battesimo a metti a non calere la salute di tutti i cittadini. Cuitl. Leti. 5 22. (Mt.) e se ne parla caldamente; no mettere a non calere saper ch io sia ti Calerebbe o Carrebbe, Calesse, Calere, solamente bai potuto mettere a non calere le leggi,... Nello stesso modo dicesi Mettersi a non calere. G. V. lib. 10. cap. o Non essere da calere valse, e della perche gli calesse de a non calere. 4. Essere 7. (Mt.) Ma pero niente una cosa, valeImportare, Rilevare o Non importare una cosa. Sen. della guerra dai Fiorentini a non e da calere, come da grande cagione ella (la pazzia) nasca, ma in chente animo ella venga. 5. Essere in calere una cosa ad uno vale Calergliene. F. V. 11. 82. (M.) E calere la battaglia, e di lui. [Camp.] Avv. Cidi. pericolare: il canto che udi E Pisani, la quale era il guasto di non vi caglia Saperle da Bocc. altro ne calea. E nov. ella potra farlo pentere, Lo fara tosto : e cio l era in calere. 6. Darsi a non calere. Non curarsi. Gio. Vili. sincera. [t.] Prov. Tose. 266. Far calere di, per a me. E Nov. 46. guardingo. Dant. Purg. disbramarsi la decenne sete, Che ardore allora udii cantando, Che di volger mi fe caler non meno. Larlezza del cammino lo Calcndogli vie piu la salute metteva i piedi per non cai di me, venite meco lo rese curioso di volgere gli occhi dalla parte dove veniva. 8. Se vi cai di me. niuno caglia piu di me, mio. Bocc. g. i. num. 12. (C) Deh, se vi cai di me, fate che noi ce ne meniamo una colassu Nov. 26. 22. (C) Non 75. 4. Se vi calere che Pist. 18. (M.) infmo o in non calere, o modo costui, che tanto mostravate d (Val.) Ani. Pace. Cenili. perche biasimo, o per paura lez. e la donna e sim. usato da Stazio. La Non calere, usato come Sost., per Divagamento, Distrazione. Dant. Purg. Semif. 36. (Mi.) fosse, era miei fissi ed attenti A. 25. Nel seno Del grande gli altri sensi m orati tutti spenti, Ed essi quinci e quindi avean parete Di non caler.