CARICATURA. IT.] S. f. Azione del caricare. [G.M.] Tre lire per caricatura e scaricatura di una barocciala di legne. 2. [t.] L accrescere in modo soverchio l azione, o la rappresentazione esaltare o vilipendere ; o un oggetto ; eseguito in colori, a penna, la faccia trapassare il vero e il conveniente. [t.] E caricatura negli alti della persona. Certe cerimonie abbondanti sono caricature sebbene non siano, afjeltate. [M.F.] affetto, che col nell atteggiarsi. // siug. in me medesimo Clasio,Fav. Allora oh! tosto smesse Ogni caricatura, [t.] Caricature certe Mostre di potenza o di magnificenza, di bonta o di delicatezza. = Saloin. Annoi. Mar. 1. 110. (Man.) Non e pero che da queste caricature di costume non sieno venute in proverbio le Rodomontate. [t.] (Man.) Effetto di questa franchezza malamente imitare. Hilratto, fallo sul il vezzo abituale; ilplur., i casi singoli. [t.J Caricatura di stile e piu visibile che l affettazione ; non sempre piu uggiosa, perche il vizio piu coperto piu pianto perpetuo siano e iperbole piu tentatore. [{ .] Anco l esagerare una dottrina in astratto o in pratica, puo essere caricatura. [t.] Lo caricature apposta a criticare lo ligure: Poter una caricatura. 3. La pers. slessa, [t.] Quella donna, (di lode, soverchia) in Teofrasto, — Certi imitatori sono le caricature de capiscuola ; certi partigiani, caricature de lor capiparte. [M.F.] Giusi. Poes. Amslano al martirio Mille caricature. ¦4. Imagi offende gli spiriti retti, come fatti rappresentata dall arte di Crud. Him. 104. (Gh.) Ho le sconvenienze vere diano piu nell occhio, e i pregi stessi appajano difetti e sconvenienze. |t.] La caricatura nell arte caricature dell antichita, con le e d altre simili caricature che pero deve svegliare l idea e il desiderio del conveniente. Segnatam. di disegno. Baldin. Vii. Bern. 56. Caricatura, e Caricature, nel vestire, e stato l aver egli operato singolarmente in quella sorta non com. Red. Esp. Nat. caricatura, o di colpi caricati. Piu specialm., il disegno slesso quasi bianco a lato al nero in rilievo, [t.] Ritrarre in caricatura. [t.] Caricatura e d una persona e d un fatto. [t.] Disegnare una caricatura. — e d infamanti, e d titolo sgrazialo di giornale. [t.] Se ne fa e per celia, e per ischerno ; Giornale con caricature. [t.] Anche infami. Caricatura arguta, goffa. [t.J Anco in azione puo esserci caricatura, come in certe mascherate, in certe commediuole. — Fecersi stile stesso o e le stile dell Alfieri e del Byron. [t.] Mettere in caricatura ha sempre il piu tristo senso. Ma si puo mettere in caricatura altresi dice serio, e accettato sul tale esperienza non volendo, risicano di parere, serio, puo essere una caricatura. S. Per estens. Salvili. Disc. ac. 1. 106. (Gh.) (Credo) che il trasmodato riso e ne di persone o di del non bello, da e prende scambievolmente un [Val.] i contrarli Fai/. Min. 3. 18. E (Democrito e Eraclito). maniera che i difetti e gia veduto d ognivostro attore, l caratteri, i genii il vestire o sim. e del mondo, che caricature ! [t.] Cosi fin certe storie col soverchio d un sentimento o d colle affettazioni del linguaggio e della rettorica, diventano caricature. [M.F.] Magai. Lelt. Slrozs. Ms. 40. E 53. Una di queste caricature Quel damerino e una caricatura. in Plutarco, ini farebbe pochissimo caso. [Cam.] E Rei. var. p. 75. La polpa (della macoma, frutto) ajuta mirabilmente la digestione: e eli questo io certo spicco, ed una non certe dimostrazioni d che non ho per tutta caricatura ella ci ha voluto dipingere umori di questi due savi visto avrele ch io non vi inettei Frango, ue orpelli, no caricature. fi. Bel caricare i colori, non com. Salvin. Disc. 1. 326. (C) Il mettendoci un peso che o quali (esagerazione) quello che dicono. n ho preso ; anco so quale caricatura leggiadra ed amabile vivezza. 7. Di carica d urini, da fuoco , di disegno, che noi diciamo 21. (C) Sopra la stoppa metteva una conveniente caricatura di polvere. Cani. Cam. 37. fCont.] l ant. Ann. nuv. 87. Un camion pctriero... esser capace di maggior palla, e di maggior quantita di catene, di sacchetti, l ideale a rovescio ; atte a nuocere piu all inimico.