CARLINO. S. m. [t.] Moneta del regno di Nap., coniata in prima da Carlo ; e poi cosi dette quelle de aggiustata.) E 5. il compimento del valsente stesso.— Fr. 411. Sem. Servitor, signori. Ans. Vostri sian tutti fiorini, de bericoccolai, ci voleva ancor Iiim. 1. 93. Cb ognor, ch egli esce fuor, rincara il grano Alla piu trista... un carlino. Fir. As. Domandai quanto ne voleva...: me ne chiese due carlini della libbra. mancava piu che costui, o e intervenuto de carlini che vale Ecco il coinpimenl.it Roberto, e da Alfonso e Ferdinando siano stati battuti, e col nome loro, ritennero tuttavia quel di Carlo, che fu Diul. p. 271. (Gli.) Dopo Per Napoli a ducati di carlini (si cambia), che li centoventi in circa sono scudi cento. 2. Ecco il resto del carlino. Fani, proi., del Regno, che, quantunque da dell opera, Non Borg. Orig. Fir. 128. Questo questa cosa. Fag Coni. 3. 108. Ch.) Ans. (Oh ecco il resto del carlino ! ma la resto del carlino!) Isab. (Reco Jac. T. 1.1. 2i. (C) Buon di e buon anno. Men (Ecco il partita e suoi successori; le quali erano del mio contragenio.) [M.F,] Zannon. Schers. Comic. Brac, primo. Dan. Camb. 97. i". il liinal. dialettodi contado, e Tutti ducati e carlini. Beni. quest per finire il resto del carlino. sia debita , per fare del carlino ; di nuovo danno o molestia che aggiungasi, quasi ci [t.] Fam. Avere il resto giusta la somma. In senso simile Dare. Dare il resto del carlino, anche Dire o Fare altrui cio che si e lasciato di fare o di dire in altra occasione. (Fanf.)