CIARPA. S. f. Ditesi d ogni roba vile e vecchia, che la pubblicassi, rimanendomi a e fo delle male creanze, Ap-i w, fa pensare roba arraffata di qua e di la confusamente, e arruffata. Carptus ai Lai. valeva anche Malmenalo. Agli SI. Kerpa ( in altri dial. Karpa), Pezzo di panno grossolano, Toppa). = Comp. Munteli. (C) E Nardo Crivellon poi seguitollo, Ch era con cenci e ciarpe per la via. Malm. 3. 5. Per ciarpe, E gir dove la scarsella, Ove alla guerra ognor piu serpe. rigattiere. Car. Lett. volte mi scordo molte cose, ricogliendo l altre ciarpe di terra, si raffazzono con esse il meglio che seppe. 2. Tra si. Per Ciance, Parole Pasquino, il quale quest anno 1. 43. (C) rifiuto, e che fanno all o Fantasie vane. Car. Lett. ha detto di molta ciarpa. [Val.] E Lett. Fani. 2. 78. Vorrei pur darle una scorsa avanti, Stracci, Bazzecole, (fon/.) [t.] La dir di molta ciarpa. 3. Scrittura acciarpala. (Fanf.) [t.1 Anche pi. Vi mando queste mie ciarpe (per forma di modestia). i. [Val.] Pensieri, Faccende da poco. Fay. Rim. 6. 252. Lasciar l h corpo oggi una mala ha piu ciarpeassai d un (Tor.J Red. Lett. 1. 336. lo ho tante ciarpe sono come un Vi mando 20. E 1 capitano, radice Arp , gr. [t.] Anche della ciarpa, cose cioe da importanza e abilita puo esserci in un discorso di qualche ter via. a. i Robaccia, Beverone, o sim. Tanc.i. . (Ut.) T ho fatto antiche questo mette mano ciarpa. Ci. Ell e si mala ch io ne ere crepare, Nanzi ch io pensi d averla ingojata. t Donna di partito, Cantoniera. Aret. Inocr. a. 5. s. 13. p. 551. (Gh.) 6. [t.] Di pers. che pel capo, che molte 1. certe chiacchiere di altre torto. In quel crocchio, in quell Accademia, c e di molte ciarpe.